La Sardegna punta forte sul gas: i porti della regione sarda, infatti, si candidano a diventare un hub nel Mediterraneo ed i progetti per la distribuzione e lo stoccaggio del Gnl sulle coste occidentali dell’isola si avviano sempre più verso la concretizzazione.
Il maggiore investimento è previsto a Cagliari, dove la Isgas è pronta a mettere sul piatto 84 milioni di euro per la realizzazione di un terminal in un’area di 73.000 metri quadrati, attrezzata con banchina per la connessione e lo scarico del Gnl dalle navi metaniere, tubazioni per il trasporto del fluido nella zona impianto, un sistema di stoccaggio, pompaggio e rigassificazione del Gnl. Il deposito sarà da 22.000 metri cubi e sono previste attività di bunkeraggio marittimo da attuare mediante autobotte, da nave a nave, da cisterne mobili.
Altri 3 progetti, invece, interessano l’area dell’oristanese, dove si vorrebbero far sorgere altrettanti depositi costieri di Gnl per le navi in tal modo alimentate. Ed altri progetti potrebbero sorgere tra qualche tempo nell’area del sassarese.
Tutto ciò rappresenta un’ulteriore conferma di come il mercato navale, per le ragioni più volte elencate, volga verso il Gnl e di come i porti (quali quello di Napoli e di Marghera, oltre a quelli sardi) si stiano attrezzando in previsione del fatto che gli armatori calibreranno le loro rotte in rapporto alla convenienza garantita da tali infrastrutture.
sarebbe interessante conoscere il parere e la volontà dei Sardi in merito all’ipotesi di effettuare tali investimenti