BARI – La Puglia continua a scalare posizioni nella classifica dell’export del vino: secondo i più recenti dati dell´ufficio studi di Unioncamere, nei primi nove mesi del 2016 le esportazioni sono cresciute del 18,2 per cento, con un volume di affari che supera abbondantemente gli 84 milioni di euro. La proiezione a fine anno è intorno ai 110 milioni di euro.

Queste cifre confermano la crescita continua negli ultimi cinque anni: non è un caso se la presenza pugliese al ProWein, in programma a Düsseldorf fino al 21 marzo, è aumentata fino a superare le cento aziende nell’edizione 2017, con 62 imprese ospitate nello stand di Regione e Unioncamere Puglia, dove i protagonisti sono i tre principali vitigni autoctoni: Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia.

“Il ProWein – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Leonardo Di Gioia – è un’occasione unica per i produttori pugliesi perché dà accesso a mercati importanti e ha quel respiro internazionale che le nostre imprese cercano. Una parte dei produttori espone nel nostro stand, un’altra, composta da aziende più grandi, è presente alla fiera in maniera autonoma: questa partecipazione è il segno di una rilevanza del settore vitivinicolo pugliese in ambito meridionale e anche a livello nazionale. Tutto questo – continua Di Gioia – è possibile grazie allo spirito imprenditoriale delle aziende che lavorano insistentemente sul tema della promozione e della commercializzazione, ma anche grazie a strategie che stanno consentendo, con l’utilizzo del Psr, di accompagnare il maggior numero di imprese in un contesto nazionale e internazionale. Nei prossimi mesi verrà attivata la Misura 3.2 per la promozione, con progetti da 150mila euro ciascuno: un ausilio fondamentale per le aziende con l’obiettivo di rafforzare il connubio tra vino e territorio. A breve, inoltre, verrà chiusa la programmazione degli eventi che hanno il vino come tema centrale. Alle imprese pugliesi – conclude Di Gioia – chiediamo lo sforzo di accorpare sempre più le tipologie di vino e creare specifiche attività promozionali, per offrire quantità e qualità adeguate e una forte riconoscibilità regionale”.

Nell´enoteca all’interno dello stand di Regione e Unioncamere, il Primitivo è il vino più richiesto dai visitatori. Molti degli espositori invece propongono con successo altri due vitigni minori, che incontrano un crescente interesse fra operatori e buyer internazionali: il Minutolo e il Fiano. Due antichi vitigni a bacca bianca, salvati dall´estinzione e prodotti su tutto il territorio regionale (il Minutolo, in particolare è tipico della Valle d’Itria) ma che non hanno ancora ottenuto il riconoscimento ministeriale.

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