“La Guerra Di Rocco”: a Teatri a Vapore va in scena la Grande Guerra

BRINDISI – Venerdì 30 Novembre alle ore 20.30 andrà in scena il secondo appuntamento con Teatri a Vapore, la rassegna organizzata da Binario23 e diretta da Meridiani Perduti Teatro.

Ospite della serata, Massimo Giordano, che porterà in scena il suo ultimo lavoro: La Guerra di Rocco. Uno spettacolo comico e commovente allo stesso tempo, carico di risate e di riflessioni.

“Alla Guerra se parte tisi e se torna stisi”, così inizia la storia di Rocco.

Massimo Giordano

Solo i suoi occhi, quelli di un picchiatello come Rocco, uno “scemo del villaggio” buono come il pane, possono portare in scena con leggera e dolorosa verità i fatti e le contraddizioni di una guerra.

In scena la storia autentica della guerra del ‘15-’18  –Isonzo, Caporetto, Monte San Michele, Gorizia, Vittorio Veneto-, fatti che potrebbero raccontare ogni guerra, in ogni angolo del mondo.

È puro lo sguardo di Rocco, che parte al fronte fidandosi dell’uomo, e si aspetta che ogni azione sia giusta e buona, per accorgersi che invece sono tutte senza senso e valore.

La logica della guerra (e degli uomini che la fanno) muove da chiusi pensieri in chiuse menti, incapaci ormai di riconoscere il fratello, quand’anche ci fosse davvero un nemico da combattere.

E Rocco salva la sua ingenua saggezza e muore cercando di dire, semplicemente, all’altro, sull’altro fronte, che la guerra è finita.

Questo spettacolo nasce nell’anno del centenario della Prima Guerra Mondiale, in un pianeta che non ha mai abiurato alla guerra, non si è mai arreso alla pace. L’anima pura, gli occhi sinceri, il cuore vero, di Rocco ci servono per attraversare la violenza, il dolore, le ferite del conflitto, a guardare negli occhi i nostri fratelli e i nostri presunti nemici, per riconoscerci un altro fratello. Serve quello sguardo a farci toccare il senso vero della guerra, più di ogni atto storico e documentato, serve sentire col cuore puro e vedere con gli occhi sinceri l’insensatezza di ogni conflitto, l’inutilità di ogni pregiudizio, il valore della fratellanza, dell’incontro.

Con Rocco possiamo ridere e piangere, commuoverci e pensare, stando in trincea con lui e con i personaggi che incontra, sentire la forza della sua fragilità, il grande valore del suo sentire col cuore puro, il sentire di chi non ha filtri che possano giustificare nessuna bruttura, dallo sparo del superiore all’approfittare della povertà di una donna.

La guerra è in prima linea, ma dentro c’è un’Italia appena unita con la sua Babele di lingue, c’è quel pregiudizio che ci fa sorridere del diverso rendendoci incapaci di riconoscerne il valore della persona, c’è la disabitudine ad agire in linea con il nostro sentire, con la nostra morale, abdicando spesso a superficiali giustificazioni.

Un’occasione per conoscere un pezzo di storia e per riflettere su come ognuno di noi fa la storia.

Prenotazione obbligatoria al 3494490606

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