La carcassa di un cane, forse sparato, è stata recuperata dai vigili del fuoco da una cava

E’ stata la Polizia locale di San Vito dei Normanni a ricevere una segnalazione che parlava di un cane – Macchia, un giovane Amstaff di due anni – ucciso a colpi d’arma da fuoco. Il corpo è stato scoperto questa mattina, nel profondo di una cava in contrada Mascava, vicino alla strada provinciale che collega Serranova a Mesagne, nelle campagne di Brindisi. Le operazioni di recupero sono state complesse: i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi hanno fatto uso delle tecniche Speleo alpino fluviali per calarsi a circa 25 metri di profondità e recuperare la carcassa del cane, che era in uno stato avanzato di decomposizione. Secondo quanto riferito dai veterinari del Siav area C dell’Asl Brindisi, il cane sarebbe morto almeno da sabato scorso. Gli esami preliminari hanno rivelato segni evidenti di interventi di animali selvatici, probabilmente volpi, ma a causa delle condizioni del corpo non è stato possibile determinare se ci fossero ferite da arma da fuoco. Il corpo di Macchia è stato trasportato presso la sede decentrata di Torre Santa Susanna dell’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata per eseguire ulteriori analisi. Parte degli accertamenti verrà effettuata anche presso la sede centrale dell’istituto, a Foggia. Nei prossimi giorni, si procederà con un’autopsia e radiografie per cercare tracce di proiettili.

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3 COMMENTI

  1. Mah, tutto questo sforzo per un cane morto. L’unica giustificazione sarebbe se ne avessero approfittato per fare una esercitazione

    • L’uccisione di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-bis del codice penale ai sensi del quale: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni. Quindi il cane andava recuperato e va sottoposto ad autopsia.

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