INTERVISTA – Titi spinge per le grandi crociere a Costa Morena Nord: “Purtroppo è l’unica banchina al momento disponibile: l’Authority però deve investire risorse per renderla più decorosa”

teo titi

BRINDISI – Gli operatori portuali salentini, attraverso il loro Presidente Teo Titi, hanno diramato un comunicato stampa per prendere posizione su alcune questioni di stretta attualità che riguardano lo sviluppo immediato e futuro del porto di Brindisi. A spiegare meglio i punti trattati nel comunicato è lo stesso Titi: <<Con il comunicato stampa diffuso abbiamo voluto intanto porre l’accento su due questioni inerenti la crocieristica. La prima riguarda le prospettive a lungo termine, ed in merito a queste ci dichiariamo favorevoli alla realizzazione degli accosti a Sant’Apollinare o sulla banchina ONU. Rispetto al contingente ed all’immeditato, invece, si pone un problema, perché le due soluzioni citate richiedono tempi medio-lunghi, dato che per effettuare i dragaggi è necessario prima realizzare la cassa di colmata: nel frattempo, se una grande compagnia crocieristica volesse attraccare a Brindisi, cosa faremmo?>>.

Una risposta di massima l’ha già fornita il Presidente Patroni Griffi in occasione della conferenza stampa di giovedì, allorquando ha annunciato che una delle più grandi compagnie crocieristiche ha richiesto informazioni sul porto di Brindisi, e dato che le crociere oltre i 300 metri non possono entrare nel porto interno per via della problematica legata al bacino di evoluzione (che prescinde dalla larghezza del canale Pigonati), si sta approfondendo la possibilità di attrezzare dovutamente la banchina di Costa Morena Nord, dove attualmente attracca la Msc quando non entra nel porto interno. Una soluzione, quest’ultima, che trova perfettamente d’accordo Teo Titi e gli operatori portuali.

<<Mi rendo conto che Costa Morena Nord non sia la location migliore per ospitare i crocieristi – dichiara Titi – ma bisogna essere pragmatici ed ammettere che quella banchina, per il pescaggio che offre, per le questioni legate al cono d’atterraggio e per l’impossibilità di accogliere le navi oltre i 300 metri nel porto interno, è l’unica che può ospitare navi da crociera di ultima generazione. Chiediamo all’Autorità portuale, dunque, di procedere e provvedere con la ‘destinazione funzionale della banchina’: serve insomma una scelta politica e strategica precisa che destini quella banchina alle navi da crociera. Ciò vuol dire attrezzare la banchina con un piccolo terminal, abbellirla, nascondere le brutture nel limite del possibile, creare dei passaggi pedonali, renderla dunque un minimo attraente per i crocieristi, che purtroppo dalla nave continueranno a vedere il brutto scenario della zona industriale, ma dobbiamo essere consapevoli che al momento non abbiamo di meglio da offrire per quella tipologia di navi. Dobbiamo dare una risposta immediata alle grandi compagnie che si stanno interessando al porto di Brindisi. In conclusione, chiediamo che l’Authority spenda delle risorse per attrezzare quella banchina, magari anche attingendo dai 16 milioni di euro giunti tramite decreto ministeriale e destinati alle opere manutentive>>.

Andrea Pezzuto

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