FIRENZE
Ciao Stefano, raccontaci chi sei?
Sono un giovane nativo di Brindisi e attualmente vivo a Firenze per lavoro. Ho scritto il mio primo romanzo esattamente un anno fa dal titolo “Lo sfasciafamiglie”.
-Benissimo, ci parli di questo romanzo?
Lo sfasciafamiglie” è un romanzo comico-umoristico che gira attorno alla figura del protagonista, Santino Capareola. Santino fin da bambino sogna di diventare santo. La sua esistenza è quindi vissuta in funzione di questo giusto obiettivo che va a scontrarsi con l’insolita professione di R.C.S (risolutore controversie sociali), conosciuto volgarmente con l’appellativo di “sfasciafamiglie”. Ed è così che la vita di Santino va avanti, tra tante preghiere ed altrettante risoluzioni familiari, fino a quando non viene fatto saltare il matrimonio sbagliato… quello di don Santuzzo Ballistreri, capoclan dei Padeddari, boss mafioso sfigato, nonché fan appassionato dell’attrice Eleonora Giorgi. Qui, tra una confessione e l’altra, la verità viene a galla.
Ho avuto il piacere di presentarlo a Brindisi un anno fa e in varie circostanze a Firenze alla presenza dell’Assessore alla Cultura.
Ma non finisce qui…

-Perché? Ha un suo prosequio?
Si, stiamo realizzando il cortometraggio “Santino” con la Talìa – Scuola d’arte drammatica diretta da Maurizio Cicolella. Si gireranno due scene a partire da domani a Brindisi: una presso il pub “Binario 23” e l’altra presso Iaccato – Ristorante del Pescatore.
-Stefano, hai programmi per il futuro?
Si, sono a lavoro per un nuovo libro dal “sapore” erotico e pieno di ironia ma al momento non vi posso svelare altro.
-Un consiglio per chi vuole intraprendere la carriera di scrittore?
La cosa più importante è scrivere, la pubblicazione verrà in un secondo momento. Non bisogna demordere ma andare avanti nonostante le innumerevoli difficoltà che spesso si possono incontrare anche con le varie case editrici.
Stefano Zaffino