Uno studio condotto dai ricercatori della TuftsUniversity (USA) , ha analizzato i dati sulla salute e l’alimentazione di oltre 27 mila adulti statunitensi a partire dai 20 anni di età, concentrandosi sul rischio di mortalità legata alle carenze di alcune vitamine. In particolare, gli scienziati hanno misurato la relazione tra l’assunzione di vitamine con la dieta e l’assunzione delle stesse, tramite integratori alimentari e la morte per ogni causa, per problemi cardiovascolari e per il cancro. Lo studio ha dimostrato che, dosi adeguate di vitamina K e magnesio erano associate a un diminuito rischio di morte per ogni causa; che quantità corrette di vitamina A, vitamina K e zinco erano collegate a una riduzione del rischio di morte per problemi cardiovascolari, e che l’eccesso di calcio era legato a un più alto rischio di morte per cancro.
Ma hanno anche trovato che le prime due condizioni erano vere soltanto se quei nutrienti erano assunti con il cibo, e che non è possibile un eccesso di assunzione di calcio attraverso la dieta soltanto. Inoltre, il ricorso a integratori non ha alcun effetto nel ridurre la mortalità in chi ha carenze nutrizionali per via di un’alimentazione inadeguata. Questa rappresenta la forza della nostra dieta mediterranea. Chi segue una alimentazione corretta, non ha bisogno di ingerire integratori di alcun tipo. A volte però, dopo analisi cliniche, è possibile che sia necessario integrare Sali minerali e vitamine. Ma questo deve avvenire, non solo con intelligenza, ma anche con estrema attenzione. E’ importante utilizzarli, in condizioni necessarie e soprattutto senza esagerare, proprio per evitare un accumulo. Ma la cosa più importante è che, se alla base non vi è una corretta alimentazione, non può essere un integratore a salvarci.
Dott.ssa Emanuela Giannuzzo
Via Cristoforo Colombo, 92
Laureata in medicina e chirurgia
Specializzata in Medicina estetica e Nutrizione Clinica
Medico abilitato alla urgenza ed Emergenza territoriale
Via Cristoforo Colombo, 92
