Un avviso di conclusione delle indagini preliminari per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina è stato notificato dalla Polizia di Stato ed emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, a carico di tre persone, di cui due cittadini iracheni ed un cittadino italiano residente a Brindisi.
Secondo l’ipotesi investigativa avrebbero favorito l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di diversi cittadini extracomunitari privi di documenti. L’Italia era una tappa intermedia da cui i migranti raggiungevano Francia e Regno Unito. Dalle indagini è emerso che gli uomini e le donne di diverse nazionalità, tra cui pakistani, afgani, arabi e curdi, contattavano inizialmente un trafficante appartenente ad un’organizzazione transnazionale che dietro pagamento di 5mila
dollari organizzava il viaggio a partire dall’Iran. Punto di contatto tra l’Iran e l’Italia era uno dei due cittadini iracheni indagato. I migranti partivano da una città di confine tra Iran e Turchia e si dirigevano in Grecia, da dove poi attraversavano l’Adriatico per raggiungere l’Italia. Una volta giunti a Brindisi, venivano trasportati a bordo di camion fino alla frontiera di Ventimiglia e da qui raggiungevano le destinazioni finali. L’articolata attività di indagine condotta dalla Digos ha permesso di accertare che il cittadino iracheno e i suoi due complici, il connazionale e l’italiano, avevano alle spalle una complessa organizzazione transnazionale che favoriva l’ingresso in Italia degli stranieri.