BRINDISI – La Agh Resort srl non potrà più utilizzare lo stabile di via Moncalieri in quanto il proprietario della palazzina in oggetto ha ritirato la sua disponibilità a concedere la stessa alla società con sede ad Ostuni. Questa la notizia emersa ieri a seguito di un intervento dell’avv. Massimo Ciullo, componente del Movimento+39, il quale, visure camerali della Agh Resort srl alla mano, aveva sollevato parecchi dubbi sulla società che si sarebbe dovuta occupare dell’accoglienza temporanea (per un anno) degli immigrati richiedenti asilo politico.



I residenti del quartiere S. Chiara che si erano uniti in un comitato spontaneo di protesta possono ora ritenersi soddisfatti, ma non è ancora chiaro come abbia fatto la Agh Resort srl ad aggiudicarsi la procedura aperta bandita dalla Prefettura di Brindisi, per giunta indicando quella palazzina, che qualche anno fa venne dichiarata inagibile e che tale dovrebbe essere rimasta. In primo luogo va infatti rilevato che nel bando indetto dalla Prefettura, scandagliando tra i criteri di ammissibilità, si ritrova tale passaggio: “Sono ammesse a presentare istanza di partecipazione le società che abbiano maturato comprovata esperienza, per almeno 12 mesi nell’ultimo quinquennio, in ambito di SPRAR o in progetti di accoglienza similari”. Ora, è possibile pure che la Agh Resort srl integri il requisito suddetto, ma dando un’occhiata alle visure camerali della società, qualche dubbio sorge. La società ostunese, da quello che si apprende, ha cambiato il suo oggetto sociale il 3 febbraio del 2017, aggiungendo alla “mission” precedente – incentrata quasi esclusivamente sulle attività turistiche – la gestione di SPRAR, CIE e CAS. Se tale ricostruzione dovesse confermarsi puntuale, la Agh Resort srl quando avrebbe avuto modo di accumulare la comprovata esperienza di almeno 12 mesi nel campo?

Redazione

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