Il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo Franco Roberti presenta il suo libro “Il contrario della paura”

FASANO – “Il contrario della paura. Perché il terrorismo islamico e la mafia possono essere sconfitti” (edito da Mondadori) è il libro diFranco Roberti, procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, che verrà presentato dallo stesso alto magistrato lunedì 27 marzo alle ore 17.30 nella Sala di rappresentanza del Palazzo municipale di Fasano (Br). Dialogherà con l’autore Giovanna Montanaro, sociologa di origini fasanesi ed autrice di interventi in volumi collettanei sulla mafia, nonché del saggio sul pentito Gaspare Spatuzza.

L’iniziativa è organizzata dai locali “Rotary Club” e “Inner Wheel Club” col patrocinio del Comune di Fasano e vede la collaborazione delle associazioni “Libera” e “Presìdi del libro”, nonché della “Fondazione Avvocatura di Brindisi”.

L’incontro prevede i saluti iniziali del sindaco di Fasano Francesco Zaccaria e dei presidenti dei sodalizi organizzatori Alberto Mavilio (“Rotary”) e Luisa Sportelli (“Inner Wheel”).

Il volume di Roberti è una sorta di appello a non avere paura del terrorismo islamico e della mafia, due fenomeni che, nelle intenzioni di chi li aziona e li agita, mirano ad affermarsi come veri e propri contropoteri degli Stati, innescando il senso della paura tra le persone che finiscono con l’orientarsi a cambiare abitudini di vita. Il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, invece, lancia il messaggio positivo che della mafia e del terrorismo islamico ci si può liberare, proprio attraverso la continuazione, di ciascuno, a tenere ben saldi i propri stili di vita quotidiana, dall’uscire di casa per andare al cinema o per viaggiare alla denuncia del “pizzo” o di chi “trucca” gare d’appalto e concorsi pubblici, poiché, afferma Roberti, lo Stato è “in grado di garantire sicurezza e protezione”. L’alto magistrato invita, dunque, a fidarsi delle Istituzioni e ad assumersi le proprie responsabilità di cittadini onesti pronti a dire la verità per contribuire a “spezzare” quei fili di potere che sono il comune denominatore di mafia e terrorismo islamico.

Roberti ha scritto il libro all’indomani degli attentati compiuti dai terroristi islamici a Parigi il 13 novembre di due anni fa, in diversi punti della capitale francese tra cui la sala da spettacolo “Bataclan”, facendo morti e feriti. L’autore ricevette una telefonata di un suo caro amico che gli chiedeva se, proprio a seguito dell’azione terroristica dell’Isis a Parigi, sarebbe stato il caso di intraprendere un viaggio con la propria famiglia. Roberti comprende che il senso della paura sta cominciando a serpeggiare nella mentalità dei privati cittadini e decide di fare qualcosa: scrivere un libro per spronare tutti a non avere paura, lanciando il messaggio che mafia e terrorismo islamico “possono essere sconfitti”.

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