Il Norman Atlantic una iattura per il porto di Bari. A posteriori ci è andata di lusso, anche grazie a Comune ed Authority

BRINDISI – La Procura di Bari ha rigettato la richiesta di dissequestro del traghetto Norman Atlantic, naufragato nel dicembre del 2014 al largo delle coste albanesi: ciò significa che resterà ancora ormeggiato nel porto di Bari, oramai in overbooking. L’estate scorsa una compagnia crocieristica, ovvero l’Aida Cruises, aveva chiesto per la prossima stagione l’assegnazione di una banchina, ma la compagnia si è sentita rispondere che per il momento non c’era posto, perché lo spazio è occupato dal relitto della Norman Atlantic, trasferito da Brindisi a Bari nel febbraio del 2015. In questi anni, dunque, il traghetto ha intralciato l’attività degli operatori portuali, che in alcuni casi hanno preferito altri scali, e le numerose richieste volte a spostare il relitto su un’altra banchina sono state accolte solo adesso: l’Authority guidata da Patroni Griffi, infatti, ha stanziato le risorse necessarie (80.000 euro) per spostare il traghetto dal terminal corciere al molo foraneo.

Tale preambolo è propedeutico ad immaginare cosa sarebbe successo se fossero state accolte le richieste di chi chiedeva che il relitto rimanesse a Brindisi, preconizzando un dissequestro veloce ed un ritorno economico per le imprese brindisine potenzialmente chiamate ad effettuare i lavori di messa in sicurezza, bonifica e demolizione. La realtà dei fatti dice invece che il traghetto, a distanza di 3 anni, è ancora indisponibile perché sottoposto a sequestro probatorio, e che se fosse rimasto a Brindisi probabilmente sarebbe ancora ormeggiato sulla banchina di Costa Morena Nord (ovvero quella dove ha attraccato la Msc), date le difficoltà incontrate a Bari per effettuare lo spostamento. Col senno di poi, dunque, bisogna dare atto al Sindaco ed al Presidente dell’Autorità Portuale di allora di aver letto bene la situazione e di aver spinto verso la risoluzione migliore della vicenda.

Andrea Pezzuto
Redazione

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