Il 12 ottobre i Biologi manifestano in Piazza Montecitorio: promotore il brindisino Marco Giaimis

Nata nel 1967 con la Legge 396, la professione del Biologo è da sempre una delle più importanti e fondamentali del pianeta Terra, per la tutela della salute sia dal punto di vista ambientale, sia da quello sanitario.

Oggigiorno però la figura del Biologo vive un periodo di declino a causa di una normativa europea che nel 1999 ha fratturato la Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Biologia in tre classi di Laurea Triennale: Biologia, Biotecnologie e Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura e sei classi di Laurea Magistrale. Le prime tre Lauree Triennali concedono la possibilità ai neolaureati di accedere al titolo di Biologo Junior, grazie al D.M. 270/04 tramite superamento dell’Esame di Stato per la Sezione B dell’albo dei Biologi, mentre le Lauree Magistrali consentono l’accesso al titolo di Biologo Senior, grazie allo stesso decreto ministeriale e tramite il superamento dell’Esame di Stato per la Sezione A del suddetto albo.

Risulta pertanto, paradossale come un Decreto Ministeriale che stabilisce i requisiti per diventare Biologo Junior e successivamente Biologo Senior possa essere aggirato dai neolaureati in settori scientifici diversi da quello biologico/biotecnologico, sia triennali che magistrali con l’ausilio dei vari atenei che iscrivendosi alla Laurea Magistrale di solo due anni biologica/biotecnologica, diventano Biologi Senior, subito dopo il conseguimento dell’abilitazione professionale.

Allo stato attuale quindi, si ritrovano Biologi che non hanno seguito la formazione biologica dal primo giorno di Università, eludendo il requisito di base per diventare prima Biologo Junior (titolo non obbligatorio) sancito dal decreto vigente e sopraccitato. Tale percorso differente ha determinato nei mesi scorsi molta polemica ed io, Dott. Marco Giaimis, mi sono recato il giorno 30 luglio con il Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, il Sen. e Dott. Vincenzo D’Anna, il Consigliere dell’Ordine Nazionale dei Biologi, il Dott. Alberto Spanò, e l’Avv. Marco Di Lello, dal Ministro dell’Università e della Ricerca, il Dott. Gaetano Manfredi per cercare di arginare questa problematica. Il Ministro si è mostrato disponibile a voler agire a livello ordinistico per emanare un decreto e consentire l’accesso all’Esame di Stato per i Biologi solo a chi ha due requisiti su due, cioè la Laurea Triennale e la Laurea Magistrale nel settore biologico/biotecnologico.

Ergo, per questa ampia disamina, l’Esame di Stato per i Biologi non può e non deve essere abolito, altrimenti tutti coloro che hanno studiato la Biologia per solo 2 anni si ritroveranno direttamente il titolo di Biologo Senior senza nemmeno una verifica che ne attesti le nozioni acquisite. Ad oggi non si ha più notizia circa questo decreto e il giorno 12 Ottobre a Montecitorio io ed i colleghi Biologi manifesteremo a Piazza di Montecitorio, Roma, dalle ore 09:00 alle ore 12:00.

Rispettando le norme anticovid-19 e le disposizioni date al sottoscritto, promotore di tale evento, dalla Questura di Roma (mascherine, distanziamento sociale e forma statica) la manifestazione sarà composta da circa 100 partecipanti, stanchi di questo continuo declassamento e mancanza d’identità che vanno avanti da troppi anni, chiedendo a chi ci accoglierà di porvi rimedio.

A tutto ciò si aggiunge la seconda problematica, non meno importante e cioè quella delle assunzioni dei Laureati Triennali e Magistrali con i rispettivi esami di stato (per la Sez. B, Biologo Junior e per la Sez. A, Biologo Senior) nel settore pubblico.
Il settore privato di qualsiasi tipo: aziendale-ambientale, clinico, alimentare, può essere occupato dai Biologi che hanno conseguito le abilitazioni professionali grazie al D.P.R. 328 del 2001, a differenza delsettore pubblico che raramente comprende le figure professionali del Biologo Junior e Senior, quindi si chiederà di prendere in considerazione anche questo aspetto.


È da tempo che viene ripetuto ai Biologi che rispettano il D.M. 270/04 con il loro iter universitario che per rientrare a lavorare a livello “ospedaliero pubblico” è necessario possedere il titolo di

“Specialista”, attraverso le Scuole di Specializzazione “NON MEDICHE” e soprattutto non retribuite, riservate a diverse figure sanitarie, per diventare poi tramite concorso, Dirigenti Sanitari.
A queste Scuole di Specializzazione accedono anche coloro che hanno conseguito il titolo di Biologo Senior provenendo da lauree triennali differenti. Si chiederà pertanto, di tornare alla prima risoluzione ministeriale creando un “Blocco al titolo di Biologo Senior a chi non proviene dalle tre triennali previste dal D.M. 270/04”, lasciando di conseguenza la Dirigenza Sanitaria ai Biologi ed ampliandone i posti lavorativi, quasi inesistenti che vengono messi a disposizione.

Ultima tematica che verrà portata e presentata alla manifestazione è quella riguardante i contratti per i Dottorandi di Ricerca e gli Specializzandi. I Dottorandi lavorano nel settore della ricerca per tre anni con un contratto full-time da 1000€ circa mensili. È palese lo sfruttamento. Ci auguriamo che possano aumentare le borse sia a livello remunerativo che quantitativo, poiché́ la ricerca è fondamentale per salvaguardare la salute di tutti gli organismi viventi. Gli Specializzandi affrontano, invece una situazione ancora più̀ massacrante e stressante, seppure il fine ultimo è quello di raggiungere la dirigenza sanitaria (finalmente da qualche anno concessa) nelle strutture della sanità pubblica (a volte per la carenza dei posti si ricorre alla sanità privata, tanto bistrattata e poco retribuita). Tali colleghi, studiano e si formano per altri 4 anni (dopo la Laurea Magistrale e l’abilitazione professionale obbligatoria) senza vedere un centesimo. La Commissione Europea si è pronunciata con la Legge del 2000 n. 401 con l’art. 8(ufficializzata nel 2001) che prevedeva la retribuzione per tutti gli specializzandi sanitari; purtroppo solo i colleghi Medici usufruiscono di questa retribuzione.Auspichiamo che dopo ben 20 anni si possa rimediare a questa discriminazione professionale, perché tutte le categorie devono essere trattate allo stesso modo come da art. 3 della Costituzione Italiana sui Diritti d’Uguaglianza e la nostra deve essere rivalutata e tutelata, a fronte della Legge 396/67 che ha istituito i Diritti, i Doveri e le competenze (art. 3 della Legge 396/67) dei BIOLOGI.

I Biologi sono una ormai una professione sanitaria grazie al D.L. Lorenzin del 2018, determinanti nei laboratori e non solo, basterebbe pensare alle Microbiologhe (Biologhe) dello Spallanzani che hanno isolato il Coronavirus ed a loro va un grande merito come a tutte le figure sanitarie in questo momento impegnate nell’emergenza sanitaria, ma proprio per la nostra importanza in questi ambiti, chiediamo allo Stato la risoluzione dei nostri problemi.

Dott. Marco Giaimis, promotore brindisino della manifestazione nazionale dei Biologi.

 

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1 COMMENTO

  1. Marco,mi raccomando non ti fermare,coinvolgimento quanti più colleghi puoi……che fanno dormono,dovete essere in tanti a manifestare.L’unione fa la forza.Per favore poni anche l’attenzione sul numero dei posti in pianta organica che necessariamente devono essere istituiti in tutti i Servizi di Patologia Clinica di tutta Italia.Mi spiego meglio : è indispensabile sapere ogni Regione nella stipula prima degli “Atti Aziendali” e poi dei “Piani Ospedalieri”quanti posti mette a disposizione dei Biologi.Stanno succedendo “cose turche”.Ogni Asl assume tramite famigerate graduatorie con contratti a tempo determinato colleghi precari a 50 anni.Si fanno pochi concorsi ,chiedete concorsi regionali con graduatorie aperte anche per 3 o 4 anni,da cui ogni Asl attinge a seconda dei bisogni…Bisogna fare molta chiarezza….Bisogna sapere ogni Asl quanti posti ha per i biologi che necessitano di trovare spazi nuovi nei Dipartimenti di prevenzione , qui si possono trovare spazi per specialisti in scienza dell alimentazione ,nei servizi di anatomia patologica in cui specificare la sezione di citologia specifica per i biologi che hanno documentata esperienza acquisita con master universitari in sedi prestigiose e di indiscussa professionalità.Anche la tutela ambientale necessità e deve prevedere posti di lavoro per biologi.. Negli istituti di ricerca prevedere i posti per i genetisti.Nelle Asl bisogna istituire le sezioni di Microbiologia di Biologia Molecolare e affidarne la direzione esclusiva a biologi specialisti in microbiologia e patologia clinica con più di 10 anni di servizio . STATE ATTENTI SI STANNO PERDENDO POSTI.CHIEDETE CHIAREZZA,NON VI ACCONTETATE DI BRICIOLE.Il Coronavirus ha dimostrato al MONDO,la necessità della professione del biologo.Non sprecate questo momento,cavalcate l’onda o perderete spazi conquistati con sudore.Chi vi parla si è spesa una vita per l’affermazione professionale della categoria che ha dovuto confrontarsi con medici di laboratorio che in” più” avevano solo un potere contrattuale “Enorme”.La strada è lunga e in salita.Sono state raggiunte mete inaspettate, per chi come me ,circa 40 anni or sono veniva considerata “né carne,né pesce” da primari che mal ci sopportavano…ci dicevano :ma che fate voi?Non siete né tecnici,né medici.In silenzio con l’aiuto dell’ottimo Sindacato Categoria(Snabi Presidente Paolo Levoni)abbiamo sfondato muri a mani nude ma con cervello e volontà di acciaio.Siamo diventati Dirigenti,Direttori,abbiamo dimostrato la nostra indispensabile presenza.Personalmente mi arrogo il merito in 40 anni di “puro”servizio pubblico insieme a pochi colleghi,abbiamo lasciato il laboratorio dell’ospedale di POLLA secondo a nessuno in Provincia di Salerno.Personalmente grazie ad uno specialista esterno che ho seguito umilmente come fa il manovale col Maestro ,sono arrivata fino alla diagnosi microscopica di tutte le malattie ematologiche che mi sono capitate da midollo o semplicemente da striscio periferico,ho ricevuto un elogio per iscritto dal prof.Mandelli….insomma sono arrivata con volontà a occupare spazi riservati solo a medici,ne vado fiera…..Non sono mai diventata direttrice di struttura complessa,me lo ha impedito la politica miope e becera.Ora sono in pensione,continuo a studiare…ho appeso il camice al chiodo ,per lasciare spazio ai giovani….ma lo porto ancora col cuore. Sono felice di incontrarti….. voi giovani avete bisogno di conoscere la nostra storia.I successi raggiunti con “I Denti”potrebbero essere vanificati se non continuerete a lottare..Anche eleggendo un Biologo in Parlamento…Ho ancora tanti altro da raccontare.Solidale ,un abbraccio.

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