Guadalupi (FdI): “Il Covid 19 non diventi un alibi per il sindaco Rossi. La città è paralizzata e piena di debiti….”

Per settimane l’unico argomento che interessava ai cittadini era quello di verificare il numero di contagiati e di morti e soprattutto la situazione nella propria città. Abbiamo vissuto momenti terribili, anche se il peggio è passato. Resta da ricostruire il tessuto economico e produttivo di ciascun territorio ed ognuno è chiamato a svolgere la propria parte. Proprio per questo, ritengo che non sia in alcun modo tollerabile lo stato di abbandono in cui versano tanti settori della vita cittadina.
Il commercio è agonizzante, ma l’Amministrazione Comunale non è riuscita ad andare oltre la concessione di spazi maggiori per i dehors. Siamo a giugno, ma non si hanno notizie di un programma di eventi, ovviamente concepiti con le regole del distanziamento sociale. E non si hanno notizie di un programma di attrazione turistica, nonostante proprio la Puglia quest’anno sia al centro delle attenzioni di tutti gli italiani per poter trascorrere le vacanze nella penisola e non all’estero. In quel contesto, l’unica iniziativa assunta da Rossi è stata quella di emettere  una ordinanza “folle” con cui si stabiliva l’orario di chiusura dei locali a mezzanotte. Salvo, poi, ripensarci il giorno dopo con l’annullamento della stessa ordinanza.
Da giorni, purtroppo, si parla solo della vicenda-Versalis, con il primo cittadino che non perde occasione per spaccare sempre di più la città in due parti.
E’ stato capace, con la firma delle due ordinanze, di scontentare sia gli operai e gli imprenditori che gli stessi ambientalisti, i quali non si spiegano su quali basi l’ordinanza era stata firmata e soprattutto su quali basi è stata ritirata.
Non è da meno, poi, la questione della condizione di “pre-dissesto” delle casse comunali. Che fine hanno fatto le alienazioni di beni comunali che dovevano servire per pareggiare i conti? Che cosa succederà a settembre con gli asili nido, con il servizio mensa, con il trasporto alunni, con l’assistenza domiciliare integrata?
Brindisi, insomma, non può più vivere alla giornata ed è assurdo sperare che ci pensi il Governo –a  causa del covid – a risanare i conti del nostro ente.
Il sindaco dia conto ai cittadini dello stato in cui ci troviamo, di come si pensa di superare gli ostacoli e di cosa ci aspetta per l’autunno. Insomma, sia chiaro, almeno per una volta.
Pietro Guadalupi – Fratelli d’Italia
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3 COMMENTI

  1. Ogni mattina un “politicante” si alza e sa che dovrà scrivere qualcosa altrimenti verrà dimenticato. Ogni mattina un cittadino si alza e sa che leggerà queste inutili, forzate strumentalizzazioni sapendo bene che il risultato di oggi proviene dalla malapolitica di ieri.

  2. Penso che sia l’inizio della fine politica del Sindaco Rossi e della sua fantasiosa maggioranza e che,conseguenzialmente, verranno meno le comparsate cui i cittadini hanno dovuto assistere in questi due anni di gestione comunale- Le ultime due ordinanze sindacali o la invendibilità di parte del patrimonio immobiliare o l’illegittimo atto del piano pluriennale del rientro del debito, o l’annuncio di opere pubbliche erroneamente finanziate con residui di mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti o il mancato avvio di procedure per danni erariali, sono solo alcuni aspetti della politica di questa consiliatura. Per quanto riguarda poi la questione finanziaria del Comune e società partecipate è già in corso la fuga dei buoi dalle stalle: le responsabilità amministrative verranno ben presto rilevate come anche quelle relative alla durata di questa amministrazione che probabilmente avrebbe di già avuto termine ove le forze di opposizione o gli organi di controllo avessero legittimamente contrastato l’approvazione di alcune delibere di natura finanziaria.
    Brindisi, 07/06/2020 Franco Leoci

  3. Rimpiango i bei tempi andati, quando le amministrazioni erano accondiscendenti con le multinazionali, quando, per assumere personale, non esistevano cancorsi, ma solo assunzioni dirette parentali e amichevoli, quando si nascondeva la polvere dei conti pubblici sotto il tappeto, quando il cittadino si rivolgeva al consigliere o all’assessore di turno, per richiedere documenti che gli spettavano di diritto, quando non si richiedeva il pagamento del fitto delle case del comune a fini elettorali, quando sindaci, assessori e consiglieri frequentavano i tribunali e le patrie galere. Che bei tempi! Oggi, questa “strana” amministrazione pretende di fare tutto alla luce del sole, rispettando la legge, cercando di porre rimedio, non senza difficoltà, ai disastri del passato, cercando di tappare il buco di bilancio sviluppatosi negli anni,cercando di far sì che le multinazionali rispettino il territorio e la salute dei cittadini. Cose dell’altro mondo!!