Giovedì 13 marzo protesta dei dipendenti Revisud dinanzi al Tribunale

Questa mattina, alle ore 08:00, i dipendenti della Revisud, azienda metalmeccanica brindisina in fallimento e attualmente in liquidazione giudiziale, hanno manifestato davanti al tribunale per denunciare la loro grave situazione economica e lavorativa.

I lavoratori lamentano il mancato pagamento della tredicesima del 2023 e degli stipendi di settembre e ottobre 2024. Secondo quanto riportato, i curatori fallimentari, insediatisi a fine ottobre 2024, hanno finora corrisposto soltanto le mensilità di novembre e dicembre, oltre a una quota della tredicesima maturata su due mesi. Restano ancora in sospeso le retribuzioni di gennaio e febbraio 2025.

A rendere la situazione ancora più critica è la sospensione di dieci dipendenti, lasciati senza stipendio e senza alcun ammortizzatore sociale. I lavoratori denunciano infatti l’assenza di qualsiasi impegno per l’apertura di una cassa integrazione che potrebbe garantire loro un minimo di sostegno economico.

“Ci hanno lasciato senza stipendio e in povertà. Siamo stanchi e disperati, ma non molliamo”, scrivono i dipendenti in una nota diffusa prima della manifestazione”.

La Revisud è già stata al centro di proteste nei mesi scorsi. Lo scorso 17 gennaio, i lavoratori avevano organizzato un sit-in sotto la Prefettura di Brindisi per chiedere risposte concrete sulle retribuzioni arretrate e sulle prospettive occupazionali.

 I dipendenti attendono ora sviluppi sulla possibile acquisizione dell’azienda da parte di una nuova società, sperando che questo possa portare a una soluzione definitiva. Nel frattempo, chiedono interventi immediati da parte delle istituzioni per garantire il rispetto dei loro diritti e il pagamento delle spettanze arretrate.

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