Giorno del Ricordo: Ostuni 9 febbraio 2024

La cerimonia commemorativa del Giorno del Ricordo A lezione dagli studenti per conservare la memoria della tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano – dalmata. “Noi che abbiamo più anni dei vostri, oggi saremo studenti e apprenderemo da voi quali devono essere i principi che dobbiamo alimentare per far sì che nessun eccidio venga più consumato. Dateci delle certezze ragazzi: soltanto con il vostro sentire, soltanto con la vostra consapevole coscienza critica, soltanto con il vostro sano agire è possibile costruire un futuro di pace e in questo noi tutti confidiamo”. Con queste parole il Prefetto Michela La Iacona si è rivolta agli studenti del Liceo Scientifico e Classico “Pepe – Calamo” di Ostuni dove si è svolto nella mattinata odierna un emozionante momento celebrativo del “Giorno del Ricordo” promosso dalla Prefettura con la preziosa collaborazione della Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia – Ambito territoriale della provincia di Brindisi, Prof.ssa Angela Tiziana Di Noia e del Dirigente Scolastico, Prof. Salvatore Madaghiele. Sono intervenute le massime Autorità civili e militari della provincia.

Dopo i saluti formulati dal Dirigente scolastico del Liceo “Pepe-Calamo”, dal Sindaco di Ostuni e dal Dirigente Scolastico provinciale, è intervenuto il Prefetto che, rivolgendosi a tutti presenti e in particolar modo agli studenti, ha affermato: “L’orrore che ha segnato quella tragedia spaventosa che ha colpito la popolazione giuliano – dalmata ci ha fatto conoscere un vocabolo che mai avremmo voluto accostare al sacrificio della vita umana. Foiba significa abisso, voragine, fossa. Una fossa profonda di molti metri che veniva usata in passato dai contadini per eliminare sterpaglie, macerie, carcasse di animali. Queste fosse, invece, alla fine della Seconda Guerra mondiale, lungo il confine orientale del nostro Paese, furono utilizzate per gettarvi dentro i corpi di migliaia di persone”. E ancora, “Affinchè il dramma che oggi commemoriamo non si ripeta più occorre anzitutto una riflessione profonda nella coscienza di ciascuno di noi; dopo di che, interroghiamoci su quello che possiamo fare ogni giorno per costruire una barriera solida contro ogni ideologia che si fondi sull’odio, contro quelle ideologie nazionalistiche esasperate per le quali la vita umana può essere distrutta per l’affermazione del potere”. L’evento ha visto protagonisti in prima persona gli studenti – abilmente guidati dai loro docenti – che, attraverso varie forme d’arte, hanno catturato l’attenzione di tutti fornendo spunti interessanti per riflettere e non dimenticare una drammatica pagina della storia recente. Dopo una prolusione introduttiva con cui i ragazzi hanno efficacemente rassegnato all’uditorio una cornice storica della tragedia delle foibe, le “Persone – Libro” hanno interpretato alcuni brani di profondo impatto tratti dal discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del Giorno del Ricordo 2023, da “Ultimo sopravvissuto delle foibe istriane” di Graziano Udovisi, da “ Ricordi di una sopravvissuta” di Licia Cossetto dell’opera “Foibe ed Esodo, l’Italia negata” di Isabella Elena Cacace e da “Banalità del male” di Hannah Arendt. Durante la declamazione, altri studenti hanno mirabilmente eseguito una performance coreutica sulle armonie toccanti delle note di “Disamistade” di Fabrizio De Andrè e del “Requiem k626 Lacrimosa” di W.A. Mozart, coinvolgendo con partecipazione emotiva gli ospiti. Particolarmente commovente è stata poi la rappresentazione teatrale “Orazione civile per una ballata di pace” in cui gli studenti hanno saputo toccare le corde del cuore sviluppando il tema della paura provando a sintonizzarsi con l’esperienza storica delle guerra e della violenza attraversando il campo delle emozioni e dei sentimenti: paure tipicamente esistenziali, non solo adolescenziali, rappresentate al pubblico con il supporto musicale di alcuni brani scelti dagli stessi ragazzi tra quelli più vicini alla loro esperienza quotidiana (“Simili” di Laura Pausini, “Ho paura” di Mose, “La Paura” di Ernia, “Proposta” de i Giganti). La cerimonia si è conclusa con alcune significative e toccanti riflessioni degli studenti sulla giornata. Il Prefetto, visibilmente colpito dalla bravura dei ragazzi che hanno creato una cornice davvero suggestiva, ha espresso il proprio sincero apprezzamento per l’impegno e la passione con cui hanno accettato la sfida di “fare lezione” agli adulti presenti su un tema particolarmente profondo e delicato. Parimenti ha manifestato gratitudine al dirigente scolastico e a tutti i docenti per la eccellente professionalità con cui guidano gli studenti nel loro percorso educativo. Le immagini della cerimonia sono consultabili sul sito istituzionale di questa Prefettura.

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