GD Provincia di Brindisi ed il diritto allo studio: “A rimetterci sono gli studenti”

BRINDISI – Continua imperterrita la disputa tra Università ed enti locali che, come unica risposta, vede una chiusura del diritto allo studio.
Di seguito, riceviamo e pubblichiamo la nota ufficiali dei Giovani Democratici della Provincia di Brindisi, a firma di Nicoletta Pannofino, responsabile provinciale università.
“Da studenti, siamo indignati e stufi di vedere nuovamente messa a rischio la nostra formazione e, dunque, il nostro futuro; da cittadini, invece, siamo amareggiati per questo disinteresse nei confronti dei giovani. La Cittadella della ricerca, dove un tempo vi erano importanti corsi di laurea dell’Università del Salento e che vede ora la sola presenza dei corsi di laurea in ingegneria, è una struttura nuova e all’avanguardia su cui, e intorno a cui, si è investito molto negli ultimi anni: si sono migliorati i trasporti pubblici e di collegamento, si sono attuati lavori di ristrutturazione e ampliamento, per poi veder nuovamente venire meno nel nostro territorio un’opportunità di investimento sui giovani e per i giovani. Al suo interno, il ‘Comprensorio’ vede coesistere realtà differenti, dagli Enti e Laboratori di ricerca a quelli di formazione pubblici e privati. Il suo complesso immobiliare è dotato inoltre di strutture adibite ad alloggi e spazi mensa. Si tratta dunque di una vera e propria ‘Città tecnologica’ dove studenti e mondo del lavoro si incontrano diventando stimolo gli uni degli altri. Stessa dignità, anche per i corsi dell’Università di Bari, che risiedono presso la struttura dell’ex ospedale di Summa, dove abbiamo visto in questi anni il passaggio dalla struttura inagibile nel quartiere Casale a quella del quartiere Cappuccini, con tutte le problematiche che fanno seguito al cambio struttura e riorganizzazione. Quindi, quello che serve al nostro territorio è parlare seriamente e senza inutili proclami, della questione universitaria a Brindisi, occorre perciò, che da parte di tutti i soggetti interessati vi sia una seria volontà d’investire e programmare attraverso il coinvolgimento delle realtà locali, degli enti e delle aziende di Brindisi e Provincia. Università e studenti non si arrendono e noi, insieme a loro, porteremo avanti questa battaglia”.

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