Almeno il 10-12% della popolazione  soffre di emicrania. L’emicrania è una cefalea primaria caratterizzata da dolore pulsante e localizzato, che si manifesta di solito insieme ad altri sintomi, quali: vomito,nausea, fotofobia e fonofobia  e dura da qualche ora fino a massimo tre giorni.

Tra i diversi fattori che possono scatenare una crisi , oltre allo stress o alle variazioni meteorologiche,  c’è anche l’alimentazione.

I cibi che possono scatenarla, o aggravarla sono:

  • cioccolato
  • caffè
  • alcolici e superalcolici
  • carni rosse e insaccati, ricchi di nitriti e nitrati
  • patatine fritte e cibi fritti in generale
  • dadi da brodo
  • cibo orientale, che contiene glutammato
  • frutta secca
  • formaggi stagionati

la digestione, inoltre, ha un ruolo importante per l’insorgenza dell’emicrania. Quando è faticosa e lenta può causare un attacco.

Importantissimo è,  anche, lo stile di vita: un sonno ristoratore ed una corretta attività fisica prevengono gli attacchi . Altri trucchi possono essere: mangiare a orari regolari, non saltare i pasti,  non digiunare (anche l’ipoglicemia “costa” a chi soffre di mal di testa),  bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno e  non abusare di farmaci antidolorifici che contengono caffeina.

Infine, possono esserci cibi protettivi nei confronti degli attacchi: i cibi freschi, frutta di stagione ed ortaggi.

Dott.ssa Emanuela Giannuzzo

Laureata in medicina e chirurgia

Specializzata in Medicina estetica e Nutrizione Clinica

Medico abilitato alla Professione di Medico di Medicina Generale

Medico abilitato alla urgenza ed Emergenza territoriale

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