Due milioni di euro in ballo tra Formica Ambiente e Comune: cosa deciderà il Commissario Giuffrè?

BRINDISI – Due milioni di euro: a tanto ammonta la cifra in ballo tra il Comune di Brindisi e la società Formica Ambiente, retta dall’amministratore delegato Vincenzo Fiorillo.

Molti ricorderanno il polverone sollevato da questa vicenda, la quale portò il notaio Errico a sbattere la porta ed a dimettersi da consigliere dell’ex Sindaco Carluccio.

Questi gli estremi della controversia: il Comune di Brindisi, davanti a due decreti ingiuntivi (da 991.000 e 600.000 euro) presentati da Formica Ambiente ed accolti dal Giudice, aveva deciso di opporsi in giudizio. L’udienza di discussione si dovrebbe tenere nel febbraio prossimo, ma nel frattempo le due parti, nel marzo scorso, provarono a giungere ad una transazione nel corso di un’incontro che si è poi rivelato infruttuoso. In quella sede, infatti, la Carluccio, supportata dai dirigenti, si era detta propensa a giungere ad una transazione che avrebbe permesso all’Ente comunale di risparmiare le 300.000 euro di spese legali in gioco. L’ex Sindaco Carluccio riteneva che davanti ad una sconfitta processuale pressoché certa fosse razionale attuare la soluzione suddetta.

Di parere nettamente contrario era invece il notaio Errico, che sollevò eccezioni (ed allusioni) rispetto alla legittimità della cessione del credito tra Nubile e Formica avvenuta nel 2015. La prima, infatti, al momento della cessione del credito pare avesse un’esposizione debitoria verso Equitalia: il Comune, pertanto, non avrebbe dovuto e potuto avallare da ceduto tale operazione, in quanto per legge deve essere privilegiato il credito erariale (Equitalia, appunto). Il Comune, secondo Errico, si sarebbe reso – all’epoca dei fatti – protagonista di un’elusione normativa, ed il fatto che l’allora Sindaco Carluccio volesse giungere ad una transazione, senza eccepire quanto esposto e senza mettere un faro sulla vicenda, venne visto dal notaio come un atteggiamento quantomeno irresponsabile.




A distanza di qualche mese da tali divergenze, pare proprio che le ragioni esposte dal notaio siano state recepite dagli uffici comunali: l’Amministrazione uscente, infatti, ha deciso di soprassedere dagli iniziali propositi di chiudere in maniera extragiudiziale la controversia e si è rivolta ad uno studio legale leccese per proseguire nella propria opposizione in giudizio, forte delle eccezioni sollevate da Errico e da altre questioni che attengono, ad esempio, la presunta illegittimità di una cessione del credito tra due soggetti privati, nessuno dei quali rappresentante un istituto di credito.

Bisognerà comprendere quale sarà ora la posizione del Commissario Giuffrè, il quale dovrà valutare se ci siano effettivamente i margini per andare fino in fondo o se sia invece opportuno provare a riaprire un canale di dialogo con Fiorillo che possa portare ad una transazione e ad un conseguente risparmio di circa 300.000 euro.

Un’altra bella gatta da pelare, non c’è che dire…

Andrea Pezzuto
Redazione
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