Brindisi: da città del carbone ad “Hydrogen Valley” di Puglia

Brindisi protagonista di una delle prime iniziative, in Italia, per la produzione ed il trasporto di idrogeno verde su larga scala.

Da città del carbone, Brindisi si appresta a diventare hydrogen valley di Puglia. Va in questa direzione il progetto di Edison, Snam, ALBORAN e Saipem che vede la città adriatica protagonista di una delle prime iniziative, in Italia, per la produzione ed il trasporto di idrogeno verde. Il tutto, con il coinvolgimento del Distretto Tecnologico Nazionale dell’Energia, l’Università La Sapienza, Unisalento e la Cittadella della Ricerca. Obiettivo: superare la fase della carbonizzazione, i cui processi rendono necessario l’utilizzo di energia alternativa al fossile. Brindisi sarà, quindi, sede di uno dei tre impianti pugliesi di produzione di idrogeno verde, assieme a Taranto e Cerignola. Saranno circa 100 gli ettari destinati ad hoc nella zona industriale in un’area che rientra nel Sito di Interesse Nazionale, a sud del Petrolchimico. Si tratta, in parte, di aree un tempo agricole da bonificare e, quindi, non più utilizzabili per produzioni food. L’impianto, per il quale è stato già avviato l’iter autorizzativo, prevede un investimento di circa 150 mln di euro per realizzare uno stabilimento di produzione di idrogeno verde mediante elettrolizzatori con una capacità di 60 Megawatt, alimentati da un campo fotovoltaico dedicato. Elettrolizzatori che saranno sviluppati in due cabine: una per la produzione, l’altra per la trasformazione di idrogeno. Sarà il vicino depuratore dell’Acquedotto Pugliese a fornire acqua per l’elettrolisi.  L’idrogeno prodotto sarà compresso localmente, trasportato tramite il gasdotto Snam e destinato principalmente all’utilizzo da parte delle industrie presenti nelle aree, ma si prevede anche il suo utilizzo nella mobilità sostenibile. Una volta sbloccato l’iter autorizzativo, ci vorranno due anni per arrivare in produzione.

 

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