SAN PIETRO VERNOTICO – Riceviamo e pubblichiamo nota dei Consiglieri comunali del Partito Democratico di San Pietro Vernotico, Lucia Argentieri e Davide Marangio, relativa alle dimissioni dell’assessore Laudisa.

“Apprendiamo dalla stampa la notizia delle dimissioni della dott.ssa Laudisa alla quale era stata assegnata la delega di Assessore tecnico al Bilancio e Tributi solo pochi mesi fa. Un altro fallimento politico del sindaco Renna e della segreteria locale del PD che in queste scelte lo ha guidato e supportato. E questo è l’ennesimo esempio dell’inadeguatezza e della superficialità con cui vengono affrontati i problemi del Paese. Ma l’azzeramento della Giunta e la sostituzione dell’Assessore al Bilancio non dovevano essere la risoluzione di tutti i problemi secondo il Sindaco? E’ stato esattamente l’opposto! E la realtà ha dimostrato che dietro la rimozione del Vice Sindaco Argentieri altro non c’era che uno squallido intento punitivo, sintomo dell’incapacità del Sindaco e del Segretario del Partito di accettare il confronto di merito e le giuste osservazioni critiche sulle scelte amministrative. Oggi San Pietro, unico caso in tutta la Provincia, ha subito l’onta di un commissario ad ACTA che la Prefettura ha dovuto nominare affinché si sostituisse alla stessa Giunta per redigere il bilancio previsionale 2017. Non era mai accaduto. Un’incompetenza ormai sotto gli occhi di tutti che sta generando confusione e disagi a tutti i livelli!! Non riteniamo che questa situazione possa essere scaricata sulle spalle della dott.ssa Laudisa, anzi immaginiamo le condizioni drammatiche in cui è stata costretta a lavorare! E la ringraziamo per aver sin da subito nominato un gruppo di lavoro al fine di espletare un’indagine conoscitiva sulla questione Fiscalità Locale, che ha conclamato l’incompetenza del Sindaco che non si è reso conto di avere un ruolo amministrativo determinante per le sorti del Paese. Troppi fatti gravi si sono consumati in seno all’amministrazione!! Dai problemi irrisolti sul personale, ai gravi problemi di Fiscalità Locale con i mancati incassi e i tributi andati in prescrizione, che di riflesso hanno inciso sulle finanze pubbliche dell’Ente, i servizi sociali sgretolati e di conseguenza nessun supporto alle famiglie bisognose che attendono adeguate risposte. Per non parlare poi delle tante decisioni scellerate e superficiali che non sono state supportate da atti deliberativi dovuti, danneggiando i soggetti coinvolti, e anche quando ci sono, gli stessi mancano degli specifici pareri tecnici. Proprio sui principi fondamentali della buona gestione non c’è stato volutamente un confronto da parte del Sindaco perché è stata una ristretta cerchia di fedelissimi, suoi e del Consigliere Pino Romano, a decidere il da farsi su tutte le questioni più rilevanti, con il risultato che ad oggi proprio San Pietro è allo sbando e notevolmente peggiorata sotto tutti gli aspetti. Di fronte a questi fatti politici è assordante il silenzio del Partito Democratico di San Pietro Vernotico. Neppure la nomina del Commissario è stato ritenuto un accadimento importante al fine di aprire un confronto politico all’interno del partito stesso, per informare gli iscritti ed il Direttivo!! Un partito che a San Pietro è ormai tale solo nel nome ma che di fatto si è tramutato in una setta, chiuso, invisibile, incapace di iniziativa politica e soprattutto ambiguo se si pensa che molti dei suoi iscritti e dirigenti di fatto già propagandano e fiancheggiano il nuovo partito cui ha aderito Pino Romano, Art.1. Ormai non si contano nemmeno più le volte in cui abbiamo chiesto un incontro che è stato tassativamente negato. Tale situazione, protrattasi per mesi e mesi (ben due anni), ha comprensibilmente prodotto malessere e difficoltà al punto che ci ritroviamo costretti ad esternare le nostre preoccupazioni solo ed esclusivamente in Consiglio Comunale, luogo in cui alla luce degli ultimi avvenimenti politici costellati da episodi di trasformismo ed “inciuci”, vedasi il consigliere Pinto che, insieme ad alcuni privati cittadini, viene sistematicamente invitato a tutte le riunioni di maggioranza dalle quali, invece, è escluso proprio chi rappresenta il Partito Democratico. Alla luce di tutto ciò, e vista l’imminente convocazione del consiglio comunale, cogliamo l’occasione per chiedere ancora una volta e pubblicamente un incontro con gli iscritti del PD ed il direttivo al fine di aprire un confronto sulla grave situazione amministrativa che questa gestione sta comportando. Diversamente non potremo che valutare, di volta in volta, le decisioni da intraprendere per il bene della collettività rimanendo innanzitutto fedeli a quel mandato conferitoci dagli elettori che viene quotidianamente tradito da una cerchia ristretta di “sodali” che hanno utilizzato la tornata di quelle elezioni amministrative per trasformare il consenso di tutti in una oligarchia dei pochi”.

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