Dimissioni De Vito, il centro destra chiede chiarezza. Cavalera: “Rossi senza autorevolezza”. Ciullo ed Oggiano: “Il sindaco commissariato dal PD”

BRINDISI – Come era ampiamente prevedibile, le dimissioni rassegnate ieri pomeriggio dal vice sindaco Rita De Vito (ed anticipate da newSpam) hanno alzato un polverone nella opposizione di centro destra che, stamattina, in due distinte conferenze stampa, hanno detto la loro sulla vicenda.

Da un lato il gruppo composto da Forza Italia (Roberto Cavalera e Gianluca Quarta), Brindisi in Alto (Umberto Ribezzi), Brindisi Popolare (Carmela Lo Martire) e Idea per Brindisi (Luciano Loiacono); dall’altro la destra composta da Lega (Massimo CiulloErcole Saponaro ed Annalisa Mennitti) e Fratelli d’Italia (Massimiliano Oggiano).

Nel corso della prima conferenza stampa, Cavalera ha definito le dimissioni della De Vito uno “tsunami politico che non ha eguali nella storia della città di Brindisi. Non si è mai visto – ha detto – che, a tre mesi dalla nomina della Giunta, si dimetta non un semplice vice sindaco, ma il suo vicario, quello, cioè, che dovrebbe rappresentare il suo uomo di fiducia. Questa non è una Amministrazione che ha semplicemente perso un pezzo, ma una Amministrazione che cade letteralmente a pezzi. Ed il sindaco Rossi, nella sua veste di garante, è venuto meno a tutti gli ideali sbandierati di stabilità, di trasparenza e di rispetto della azione amministrativa”.

La conferenza stampa di Forza Italia, Brindisi in Alto, Brindisi Popolare ed Idea per Brindisi

 

A detta di Cavalera, il principale responsabile delle dimissioni della De Vito è il Partito Democratico. “E se Rossi non è in grado di tutelare la sua vice dal Pd locale, come potrà mai tutelare gli interessi della città da quelli del Pd regionale e, quindi, dal Governatore Emiliano?”.

Poi, un invito al sindaco a riferire sul contenuto della lettera di dimissioni che ieri gli è stata consegnata dalla prof.ssa De Vito: “Non ne siamo ancora venuti in possesso, ma di certo sappiamo che non le ha motivate con questioni di carattere personale. Ci piacerebbe capire, quindi, come stanno realmente le cose, atteso che il Pd che ha voluto la testa della De Vito è lo stesso che l’ha proposta come vice sindaco. Non v’è dubbio su una cosa: da questa storia, Rossi ne esce con le ossa rotte, perchè ha dimostrato mancanza di autorevolezza e sudditanza nei confronti del Partito Democratico cittadino”.

Poi è stata la volta dell’avv. Carmela Lo Martire di Brindisi Popolare che, da donna a donna, si è rivolta direttamente all’ex vice sindaco: “Mi aspetto di ascoltare dalla sua viva voce (“lo deve non a me, ma alla città” – ha detto) le reali motivazioni che l’hanno spinta ad assumere una decisione tanto forte, quanto certamente, conoscendola, sofferta. E questo per il suo bene, per non finire, cioè, nel tritacarne mediatico che solitamente si scatena in casi come questi. So soltanto che, ad oggi, l’amministrazione Rossi ha affrontato due sole questioni, entrambe trattate proprio dalla De Vito: la mensa e l’integrazione scolastica. E dell’ex vice sindaco non si può dire che sia una che non lavora seriamente e con passione”.

Loiacono, infine, in rappresentanza di Idea per Brindisi, ha sottolineato come queste dimissioni siano tanto più “gravi in quanto si parla di un esponente del partito di maggioranza della coalizione di centro sinistra (il PD appunto). E che tutto ciò avvenga dopo soli tre mesi dimostra che ci sono già fibrillazioni nella maggioranza stessa”.

Mezzora dopo, nella stanza del vice presidente del Consiglio Massimiliano Oggiano, si è tenuta la seconda conferenza, alla presenza, oltre che dello stesso capogruppo di Fratelli d’Italia, anche di Annalisa Mennitti, dell’avv. Massimo Ciullo ed Ercole Saponaro per la Lega.

La conferenza stampa di Ciullo, Oggiano, Saponaro e Mennitti

Ciullo ha affermato che è evidente che “il Partito Democratico condiziona lo scenario politico ed amministrativo della città di Brindisi” e che fa specie che il sindaco Rossi, ormai commissariato e vero sconfitto in questa vicenda, accetti supinamente tutto quello che il partito stesso gli dica. “Ci aspettiamo – ha detto – che presto possa chiedere la testa di altri assessori della sua Giunta, ma in quota ad altri partiti della coalizione”.

“Se Rossi – ha incalzato Oggiano – ha ceduto sulla De Vito, è chiaro che cederà anche su tutto il resto. D’altra parte ci sono stralci della lettera di dimissioni dell’ex vice sindaco (che i 4 esponenti della destra avevano con sè e che hanno mostrato) che sono davvero inquietanti e che dimostrano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che esiste una sorta di lobby nel centro sinistra che impedisce, a chi non le appartiene, di poter operare”.

Nel frattempo, sempre come anticipato dal nostro giornale ieri pomeriggio, le deleghe della De Vito potrebbero andare alla presidente del CSV Poiesis, già candidata con il Partito Democratico, Isabella Lettori, mentre vicaria di Rossi dovrebbe essere l’assessore ai Lavori Pubblici, avv. Tiziana Brigante.

 

Pamela Spinelli
Direttore responsabile

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