D’attis (FI): “La città non dimentichi le vittime del centro Sar di Brindisi. Va ripristinata la scritta sulla targa nel rondò”

Ricorre tra pochi giorni l’undicesimo anniversario della morte di otto uomini del Centro Soccorso Aereo che proprio a Brindisi aveva una base di fondamentale importanza.

La tragedia, come è noto, si verificò alle ore 16.30 del 23 ottobre del 2008 mentre un elicottero HH3F dell’84^ Centro SAR di Brindisi stava sorvolando i cieli della Francia per dirigersi in Belgio, dove avrebbe partecipato ad una esercitazione internazionale di soccorso aereo.

Fu il cedimento di una pala del rotore principale a determinare la tragedia e gli otto occupanti del velivolo persero la vita.

La notizia provocò un grande dolore nella comunità brindisina, anche in considerazione del legame storico con gli uomini di questo settore delle forze armate italiane.

Con il passare del tempo, però, il ricordo di questi eroi non deve sbiadirsi. Ed invece è ciò che è accaduto alla targa che si trova nella rotonda adiacente all’ingresso dell’area di sosta dell’Aeroporto del Salento. La scritta “Largo Angeli del Centro SAR” non è più in alcun modo leggibile e non c’è un altro sistema per consentire a migliaia di persone che si recano nello scalo aeroportuale di sapere che quel rondò è dedicato proprio alle vittime di quella tragedia.

Senza attendere i tempi lunghi della macchina comunale ci pensi Aeroporti di Puglia a far rifare quella targa.

Al sindaco Rossi, agli assessori ed ai consiglieri comunali che si occupano di toponomastica, invece, propongo di individuare una soluzione più prestigiosa rispetto a quel piccolo rondò.

Gli uomini del SAR lo meritano per il coraggio che hanno sempre riversato nelle missioni attraverso cui sono state portate in salvo migliaia di vite umane.

On. Mauro D’Attis (Forza Italia)

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