Espressione appartenente alla psicologia, il “red-dress effect” sta a significare l’insieme di fenomeni neuro-biologici che scaturiscono dalla vista del colore rosso sia negli animali che nell’uomo. Oltre che simbolo visivo di passione e di pericolo, il rosso è il primo colore che il cervello umano e gli occhi sono programmati per registrare e riconoscere.
Il rosso rievoca lo sfarzo di matrone e regine e il lusso di tendaggi e tessuti d’arredo, ma anche figure divine e clericali essendo esso il colore scelto per l’abito dei cardinali, dai quali nasce, per l’appunto, il “Cardinal Red”, ritratto nei dipinti di Diego Velázquez e Francisco Goya, che a loro volta ispireranno le creazioni di Cristóbal Balenciaga.
Spaziando fra i vari decenni che si susseguiranno a Balenciaga, è possibile ricostruire un’altra storia legata al colore rosso diventato simbolo di una maison: si tratta del rosso Louboutin e della vernice utilizzata per colorare le suole delle sue decolleté.
Secondo la sua stessa narrazione rilasciata al The New Yorker, era il 1993 quando Christian Louboutin stava disegnando una collezione ispirata alla pop art e in particolare al progetto “Flowers” di Andy Warhol del 1964.
Tremendamente rapito dal colore di quei fiori giganteschi, decide di riprodurli su una calzatura, facendosi dunque spedire un prototipo di scarpa dall’Italia che riportava fiori rosa e suola nera, non rimanendo, però, totalmente soddisfatto del risultato. Il suo racconto vuole che, in quel preciso istante, una ragazza del suo staff fosse intenta a dipingere le sue unghie di un acceso smalto rosso. Istintivamente, con quello stesso smalto, Louboutin dipinge l’intera suola della scarpa, rimanendone esterrefatto dalla raffinatezza e dall’eleganza e facendone di lì in avanti la sua firma distintiva.
Il rosso Louboutin, codificato a livello internazionale da PANTONE, il sistema di catalogazione diventato standard internazionale per la gestione dei colori nell’industria e nella chimica,
con la sigla 18-16663TP, è stato determinato nel 2018 dalla Corte Europea come attributo non facente del marchio, ma piuttosto, è il colore ad essere il marchio stesso.
Accade lo stesso per Valentino e della sua propria sfumatura di colore, divenuta iconica poiché non contaminato da giallo e da blu ma è, invece, estratta dal pigmento primario che rende questo colore regale e perfetto.
“Fra tutti i colori indossati dalle altre donne, mi è sembrata unica, isolata nel suo splendore. Non l’ho mai dimenticata. Penso che una donna vestita di rosso sia sempre meravigliosa, è la perfetta immagine dell’eroina”.
Con queste parole, Valentino Garavani narra la storia della creazione del suo iconico rosso, ispiratogli dalla vista di una signora tra la folla all’Opera di Barcellona.
Affascinato dall’intensità della sfumatura, deciderà che da quel momento le donne che vuole vestire saranno in rosso e che questo colore sarà l’emblema della maison.
Che sia il vinaccia, il bordeaux o il borgogna, il rosso si riafferma nei nostri guardaroba anche per l’autunno/inverno di questo’anno dopo essere stato di forte impatto anche nelle scorse stagioni del 2023: in particolare è il red cherry, caratterizzato da un rosso vibrante e profondo, ad essere il protagonista delle passerelle principali e si prevede di incontrarlo insistentemente nelle imminenti sfilate previste per la Milano fashion week iniziata ieri, lunedì 17 settembre 2024.
Da abiti da sera in seta a cappotti in lana strutturati, il red cherry si adatta facilmente a qualsiasi occasione, dando un tocco audace a chi lo indossa e, con la stessa facilità, vi sono diversi modi di incorporare questo colore nei propri outfit. Per chi vuole adottare la tendenza anche con parsimonia, può farlo attraverso un accessorio, come una borsa o un paio di scarpe: anzi, gli stivali, le ballerine o le maryjane sono esattamente tra i pezzi più richiesti per questa stagione, esattamente come le borse che, tendenza vuole, non siano più “mini” ma ”maxi”.
Le sfumature del rosso hanno fatto il proprio ingresso anche nel mondo del make-up, rivisitando l’emblema del classico rossetto rosso ma utilizzando anche questo colore per il trucco occhi attraverso il “red wine make-up”, vale a dire un turco sui toni del vino rosso, stando alle ultime tendenza dei social. Le labbra color ciliegia sono anch’esse diventate il trend del momento, evocando uno stile retrò che richiama le dive del cinema degli anni ’50, ma con un tocco contemporaneo dato da un effetto “gloss” piuttosto che da una tinta uniforme e opaca.
Non essendo unicamente sinonimo di lusso, il rosso viene anche utilizzato dal marketing per contrassegnare dinamismo, vitalità e giovinezza come nel caso di Nintendo, Coca-Cola, Netflix. Scelto come il colore della divisa dei suoi Chicago Bulls, Michael Jordan lo fece diventare un trend a partire dal 1984 quando, in una partita contro i Knicks, il cestista indossò un paio di Nike Air Ship rosse e nere abbinate all’uniforme, suscitando la “censura” da parte del commissioner dell’NBA David Stern. Jordan continuò ad indossarle più volte, causando ogni volta all’azienda Nike multe da 5mila dollari, finché il modello delle Nike stesse non venne denominato e riconosciuto come Banned (dall’inglese, “censurato”), garantendo una gigantesca campagna pubblicitaria involontaria.
Aurora Lezzi