Convegno di Confindustria ‘Opportunità di business in Arzebaigian’, il Cobas: “Solo opportunità di testare il territorio in vista dell’approdo della Tap”

BRINDISI – Il Sindacato Cobas organizza per la giornata di oggi, a partire dalle ore 14,00, un sit in a Brindisi in Corso Garibaldi, in concomitanza del convegno organizzato dalla Confindustria locale dal tema “Opportunità di business in Azerbaigian”.

“Il Sindacato Cobas – si legge nella nota – si chiede  come sia possibile ospitare rappresentanti istituzionali di un paese dove la parola democrazia è stata completamente cancellata da molto tempo. L’Azerbaigian è un paese che vive un terribile clima di repressione governativo attuato nei confronti della opposizione , dei giornalisti ; di chiunque si pronunci contro il governo delle lobby energetiche e delle materie prime. Amnesty international ha documentato migliaia di casi di persone incarcerate senza alcuna prova , di elezioni dove l’opposizione decide di non partecipare per il particolare clima di violenza presente nel paese , di osservatori dell’Osce rimandati indietro sempre in occasione delle finte   elezioni . Questo convegno sulla possibilità di business in Azerbaigian secondo noi è un palese tentativo di tastare  il territorio Brindisino  in vista di una possibile discesa a Brindisi dell’approdo della Tap. Ricordiamo che il gas portato dal Tap   non sarà utilizzato né a Brindisi  né in Italia. L’Italia si appresta a diventare l’Hub , la piattaforma logistica , dell’intera Europa in tema di gas. Le fantasie di Emiliano sul possibile trasferimento a Brindisi dell’approdo del Tap e il relativo utilizzo a Cerano sono  fantasie e un pericoloso specchietto per le allodole. L’anti economicità della trasformazione a gas di quella centrale porta direttamente ad una sua impossibile attuazione. L’unico modo per utilizzare quel gas sarebbe possibile solo smantellando quella esistente e costruendone una ex novo. In Italia sono decine le centrali a gas ferme perché non c’è bisogno del loro funzionamento. Addirittura è possibile la dismissione in tempi brevi della centrale di Cerano visto il disinteresse dell’Enel negli interventi di manutenzione degli impianti,seguendo così la strada delle centrali a carbone di proprietà dell’Enel già chiuse. Il Cobas invita tutti a partecipare per evitare una altra possibile fregatura per questa città che ne ha già subite tante, vedi l’ultimo taglio di migliaia di posti di lavoro nel settore aeronautico”.

LASCIA UN COMMENTO