La decisione di convocare un consiglio comunale monotematico sul porto di Brindisi è apprezzabile, ma gli effetti positivi sono stati vanificati dalle modalità con cui la seduta avrà luogo domani.
Nessuna apertura all’esterno, nessuna partecipazione di chi avrebbe potuto fornire chiarimenti (presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, comandante della Capitaneria di Porto, Propeller Club Brindisi, Confetra Puglia, Ops ( per agenti marittimi, degli spedizionieri, operatori turistici), nessun contributo da parte di importanti stakeholders come la Camera di Commercio o il Consorzio Asi, nessuno spazio per rappresentanti politici come parlamentari e consiglieri regionali, che per ognuno nelle sedi opportune trasferire le esigenze per la crescita del porto di Brindisi.
A ciò si aggiunga che non è stato invitato a partecipare neanche colui che dovrà rappresentare il Comune di Brindisi nel Comitato portuale, fresco di nomina,( brindisino di nascita, ma da una vita anche professionale al porto di Genova).
Si è deciso, insomma, di parlarsi addosso e di elaborare un documento sulla base di conoscenze che non possono che risultare limitate rispetto alla vera entità dei problemi portuali, se prima non si interfaccia con gli organismi preposti e poi si elabora un eventuale Odg frutto delle considerazioni e delle competenze di ogni rappresentanza.
Non condividiamo questo modo di far politica e purtroppo non basta l’unanimità di vedute che si è registrata tra maggioranza e opposizioni per giustificare una scelta partita chi sa da dove!!!
Occorre un approccio differente, più moderno e consapevole, da cui una parte di Brindisi purtroppo si mostra impreparata, per determinare o sostenere il rilancio del porto di Brindisi nella sua interezza.
Direzione cittadina dell’UDC