Continua l’occupazione del tetto della Provincia di Brindisi da parte dei lavoratori della Santa Teresa con il sostegno del Sindacato Cobas per protestare sulla mancata concessione della cassa integrazione in deroga, la conseguente impossibilità di realizzare i corsi di riqualificazione professionale, per l’impossibilità ad attuare  nuovi possibili programmi lavorativi, contro il Governo che non ha ancora mandato gli esigui ed insufficienti  fondi per la manutenzione di scuole e strade.

Siamo ad un passo dal tracollo finanziario che può portare alla chiusura di Santa Teresa per fallimento.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso ed ha dato inizio alla protesta è stata la diffusione di notizie provenienti dal Ministero dello sviluppo economico che davano per certo la esclusione dalla cassa integrazione dei lavoratori della Santa Teresa e della Albaservice, società in house della Provincia di Lecce.

Frenetici contatti sono stati immediatamente avviati dal Cobas  con la Regione Puglia.

Una sorta di ponte della disperazione che si è concluso verso le ore 13 con le dichiarazione dell’Assessore Regionale al Lavoro , Sebastiano Leo.

La Regione Puglia   ha spedito il giudizio “Pro Veritate” del professore Vito Pinto al Ministero per lo sviluppo economico a sostegno delle ragioni che porterebbero al sì per la erogazione della cassa integrazione in deroga .

L’Assessore ha riferito inoltre al Cobas che la Regione Puglia è pronta a partire per Roma nei prossimi giorni con una delegazione allo scopo di riaffermare il diritto dei lavoratori pugliesi ad ottenere la cassa integrazione.

L’unica  nota positiva proviene dalla società Santa Teresa che ha riconfermato al sindacato Cobas quello già pattuito alcuni giorni fa  dando  ai lavoratori  un ulteriore acconto di 500 euro allo scopo  di superare qualche difficoltà del momento.

L’amministratore Giuseppe Marchionna ha informato di ciò il presidente della Provincia , Domenico Tanzarella , a cui ha confermato il suo impegno verso i lavoratori nonostante le gravi preoccupazioni provenienti da Roma .

Inoltre il Sindacato Cobas si è recato in Prefettura dove ha avuto un lungo colloquio con il vicario del Prefetto , dottoressa Erminia Cicoria , anche alla presenza del dottor Padovano.

Sono state esposte le ragioni dei lavoratori e la necessità di un intervento chiarificatore presso il ministero dello sviluppo economico a Roma.

Il 4 Aprile dovrebbe svolgersi una riunione in Prefettura allo scopo di capire quali prospettive hanno i lavoratori della Santa Teresa.

Il Sindacato Cobas di Brindisi e di Lecce sostengono le proteste di questi giorni pronti  ad affrontare  la trasferta romana …..ma questa volta per chiudere i conti con chi sta affamando quasi trecento famiglie.

Per il Cobas Roberto Aprile

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