Ciullo risponde all’assessore Masiello: “Il Comune usa due pesi e due misure”

Grazie alla struggente risposta dell’assessore Masiello, la saga di “due pesi e due misure” che adotta l’Amministrazione comunale di Brindisi avrà un seguito, anche per accontentare l’assessore un po’ duro di comprendonio quando parlo per metafore, tra l’altro anticipate da una mia interrogazione.
Sicuramente l’avv. Masiello era piuttosto preoccupato nel lenire il prurito dei radicalchic scandalizzati dall’utilizzo, da parte mia, della parola “servetto”, dimenticando però tutti quei padroncini della stessa risma che sono inadempienti nel pagare i dipendenti, trattandoli appunto come servi. Boldrini docet.
Ma passiamo ai fatti, a quei fatti concreti che ha chiesto Masiello.
Alcuni giorni fa ho presentato una interrogazione sulla occupazione-appropriazione di una strada comunale da parte di un privato, chiedendo di sapere come mai nonostante il fatto fosse stato denunciato al Comune di Brindisi dal mese di aprile – anche se in realtà il problema era già noto da tempo – ancora oggi non sia stato adottato alcun provvedimento da parte dell’Amministrazione.
E, quindi, come si fa a negare che si usino due pesi e due misure quando per altre situazioni vi è stato il celere – ma incurante della già iniziata stagie balneare – intervento degli uffici competenti, vedi Lido Sant’Anna, o ancora vedi i parcheggi legittimati con delibera di giunta ma smentita prontamente dalla dirigente Carrozzo.
Invece, su questa vicenda dell’appropriazione da parte di un privato di una strada pubblica il tempo può trascorrere senza che accada alcunché; senza che i dirigenti e i funzionari preposti adottino le dovute misure di legge.
Ad ogni modo, affinché nessuno possa dire che formulo affermazioni generiche, evidenzio che la strada comunale è quella tracciata in nero/grigio nella foto che allego, nella quale si può agevolmente vedere da chi e da cosa sia stata occupata. Ci stanno pure gli ombrelloni. Sono quella specie di pallini bianchi. Ci tengo a specificarlo. Non vorrei che l’assessore possa pensare a qualche segnale razzista, visto che i pallini sono bianchi e non neri.


Allora, assessore Masiello, lei che si scandalizza per il mio linguaggio schietto, mi illumini su questa storia dell’appropriazione di una strada pubblica in quell’area per la quale la dirigente Carrozzo si erge a guardiana del rispetto del Pptr.
E gli altri dirigenti competenti ciascuno per le rispettive funzioni che fanno? Sarebbe questa la vostra tutela della legalità e dell’ambiente? La vostra par condicio?

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1 COMMENTO

  1. A conferma di quanto espresso dal Consigliere Ciullo, inviterei il Sindaco, l’Assessore Masiello ed i dirigenti tecnici ad andare a verificare lo scempio che si sta perpetrando a Punta Penne all’interno dell’Area di Interesse Storico Naturalistico realizzata con finanziamenti FERS 2007/2013.

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