BRINDISI – “Siamo abituati al totale disinteresse di Emiliano per la provincia di Brindisi, ma mai avremmo pensato che arrivasse addirittura a colpire il diritto alla salute dei bambini. È inaccettabile che i centri diabetologici pediatrici possano essere chiusi esclusivamente per una mera ristrutturazione territoriale che, guarda caso, penalizza ancora una volta solamente il nostro territorio”. Con queste parole il consigliere del Movimento 5 Stelle, Gianluca Bozzetti, denuncia il recente atto dirigenziale con cui viene chiuso il servizio diabetologico pediatrico negli ospedali di Brindisi e Francavilla Fontana.
“Il diabete è una delle patologie a maggior impatto sociale del nostro tempo – continua Bozzetti – e il trattamento immediato in età evolutiva può migliorare sensibilmente la qualità della vita dei pazienti. Per questo non capiamo il perché della chiusura dei centri diabetologici del brindisino, che costringerà le famiglie a dover andare a Bari e Foggia per le cure. La cosa più grave è che queste decisioni vengono prese senza una condivisione territoriale, probabilmente anche approfittando di un vuoto politico-amministrativo regionale, provinciale e cittadino, in cui gli unici interessi da tutelare sono quelli personali o di partito e non della comunità. È impensabile che i centri diabetologici pediatrici della provincia possano essere chiusi con decisioni prese in autonomia ed esclusivamente per una mera ristrutturazione regionale, avendo come priorità i conti e non la salute dei più piccoli”.
Il consigliere pentastellato nei prossimi giorni presenterà una interrogazione per chiedere ufficialmente all’assessore alla Sanità il mantenimento dei servizi nelle strutture ospedaliere interessate.
“Mi auguro – conclude Bozzetti – che almeno sulla salute dei bambini, Emiliano e i suoi consiglieri di maggioranza, dimostrino maggiore sensibilità rispetto a quanto fatto sino ad oggi per il nostro territorio, allo stesso modo auspico una presa di posizione forte e unanime da parte di tutta la cittadinanza, dal mondo dell’associazionismo e dalle istituzioni locali e provinciali. Giù le mani dai nostri bambini.”