C’è anche un brindisino tra i dodici arresti disposti dal Gip del Tribunale di Bologna nell’ambito di una vasta operazione antiterrorismo condotta dalla Procura emiliana. L’indagine ha puntato a smantellare un’organizzazione neonazista suprematista nota come “Werwolf Division”.
L’uomo, originario di Milano ma residente da anni a Ostuni, è stato arrestato dagli agenti della Digos e del Commissariato di polizia della città bianca. Secondo le indagini, svolgeva un ruolo attivo nell’organizzazione, occupandosi della divulgazione di comunicati inneggianti all’odio razziale tramite l’app di messaggistica Telegram.
L’inchiesta ha portato alla luce dettagli inquietanti sull’attività del gruppo, che includeva la detenzione illegale di un arsenale di armi, segnalando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica. L’operazione rappresenta un colpo importante contro i gruppi suprematisti e neonazisti che, come evidenziato dagli investigatori, continuano a costituire una minaccia insidiosa sul territorio nazionale.