Cavalera ed Oggiano: “Il sindaco venga in Consiglio a discutere della crisi”

Gli scriventi capi gruppo consiliari Massimiliano Oggiano  (Fratelli d’Italia) e Roberto Cavalera (Forza Italia) premesso che,

  • l’1 marzo c.m. il Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi ha azzerato la Giunta comunale ritirando a tutti gli assessori le rispettive deleghe;
  • sono passati 18 giorni ed ancora non si hanno notizie sulla composizione della nuova Giunta;
  • la crisi emergenziale relativa alla pandemia da Covid associata ad una molto discutibile programmazione dell’attività politico amministrativa sia di natura straordinaria che ordinaria stanno  acuendo il disagio e le problematiche della Città;
  • per affrontare le varie problematiche ed una corretta programmazione dell’azione politico amministrativa l’Amministrazione comunale necessita di una Giunta autorevole  in carica;
  • l’art. 46 comma 4 del TUEL da al Sindaco la facoltà di revocare uno o più assessori dandone motivata comunicazione al Consiglio Comunale;
  • a tutt’oggi la predetta comunicazione non è stata ancora fatta;

tutto ciò premesso chiedono che il Sindaco  venga in Consiglio Comunale a riferire sulla crisi politico amministrativa che sta attraversando l’Amministrazione comunale di Brindisi  e sulle motivazioni che lo hanno portato all’azzeramento della Giunta così come previsto  dall’art. 46 comma 4 del TUEL.

I Capigruppo consiliari

dott. Massimiliano Oggiano FDI

Avv. Roberto Cavalera  FI

CONDIVIDI

2 COMMENTI

  1. penso che l’invito rivolto a voler discutere della crisi in Consiglio possa interessare meno ai cittadini rispetto alle gravissime inadempienze amministrative considerate perpetrate ed in atto da parte di questo Sindaco e della sua maggioranza. Appaiono illogiche, per usare un eufemismo, le frequenti apparizioni di questa amministrazione su organi di stampa tese a scaricare la terrificante situazione comunale su indecifrabili fattori o sulla pandemia da coronavirus per la quale, invero, chi avrebbe dovuto assumere per la legge 833/78 il ruolo di attore di riferimento ha preferito accollarsi la funzione di informatore di notizie sul male oscuro.
    Ho più volte precisato, sotto l’aspetto normativo contabile, che sin dall’insediamento di questo Sindaco era ben nota la precaria situazione finanziaria dell’Ente che contrastava con i documenti di bilancio, attestati peraltro dalla dirigenza, dal vertice amministrativo comunale e dal Collegio dei Revisori relativi alla tranquillità di cassa persino delle società interamente partecipate dal Comune.
    Non hanno ritenuto affrontare da subito detta questione e non hanno inteso chiedere alcun obbligatorio chiarimento all’organo esecutivo in merito a detta discrasia di provvedimenti, pensando di andare avanti creando un maggiore indebitamento con il riconoscimento di debiti fuori bilancio, il cui preciso ammontare è tuttora sconosciuto, sino all’approvazione, dopo oltre due anni, del piano pluriennale di pre dissesto invero assai discutibile.
    Vanno individuate, per esempio e anche sotto l’eventuale profilo di danni erariali, le responsabilità per il depauperamento delle forze lavoro dell’Ente e della gestione degli attuali dipendenti sottoposti a richiesta
    a smartwarging o titolari di posizioni organizzative o percettori di premi incentivanti o di buoni pasto: è sufficiente visionare l’Albo Pretorio dove è possibile rilevare nel mese di dicembre scorso l’assenso su richiesta di trasferimento di qualificato personale per altre sedi che unitamente a pensionamenti hanno provocato l’inagibilità di intere ripartizioni. Appare, altresì, doveroso da parte di chi è tenuto, di segnalare agli organi di controllo sugli atti dell’Ente la responsabilità derivante per il mancato avvio di tutte le eventuali circostanziate deliberazioni afferenti i danni erariali, rammentando che ben presto sorgeranno le criticità per i cittadini a seguito del citato piano pluriennale di dissesto.
    Brindisi 19/03/2021 Franco Leoci

LASCIA UN COMMENTO