BRINDISI – Brindisi: la città dei controsensi e paradossi o, perlomeno, così sembrerebbe.
Qualche giorno fa, è stato costituito una sorta di comitato dei commercianti del centro storico. In seno a tale finalità ci sarebbe la ‘rianimazione’ del centro di Brindisi e dei suoi negozi, come per dare una ‘entità’ all’intera zona, facendola divenire “il più grande centro commerciale”, come riferito giorni addietro alla nostra testata dallo stesso ideatore, il brindisino Marco Simone.
Come ben noto, seppur con qualche difficoltà economica legata alle disastrose condizioni in cui versa la città, i negozi del centro sono tantissimi: iniziano da poco dopo la stazione ferroviaria, fino ad arrivare quasi all’Autorità Portuale, senza dimenticare anche, ovviamente, le viuzze laterali dei Corsi principali.
Bene. Sembrerebbe, però, che i commercianti dei negozi ubicati da poco dopo piazza Vittoria in giù, non siano stati contattati per far parte di questo comitato. Difatti, Kids Brands House, Primigi, Sorbino, Dorabella ed alcune altre attività commerciali dei paraggi non hanno allestito la loro vetrina sul tema de ‘La Magia del Cioccolato’, come, invece, hanno fatto gli altri 53 negozi facenti parte del comitato. Inoltre, gli ‘esclusi’ non sarebbero stati neppure informati dei 100 alberelli che altrettanti commercianti hanno pagato di tasca propria e che hanno messo al di fuori del loro negozio.
Se tale comitato dei commercianti è stato creato per dare una nuova linfa al centro di Brindisi, perché, allora, alcuni negozi sarebbero stati estromessi dall’iniziativa? Non vogliamo credere che esistano commercianti di ‘serie A’ e commercianti di ‘serie B’, perché la città è di tutti e tutti hanno il diritto ed il dovere di contribuire ad una rinascita di Brindisi.
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Tommaso Lamarina Redazione |