BRINDISI – Sembrava essere in via di risoluzione la questione inerente biblioteche, musei e pinacoteche provinciali la cui gestione è passata in capo alla Regione Puglia, tuttavia il 13 febbraio scorso si è registrata una nuova battuta d’arresto in seguito alla mancata sottoscrizione della convenzione tra Regione Puglia e Province. Si esprime in merito il consigliere M5S Gianluca Bozzetti vicepresidente della VI commissione.
“Dispiace rilevare questa ennesima battuta d’arresto causata molto probabilmente dai mal di pancia di qualche presidente provinciale. Le strutture devono andare avanti e nessuno sa bene come. – continua il consigliere pentastellato – La biblioteca provinciale di Brindisi, ad esempio, è ancora in attesa dei lavori per la riapertura al pubblico dopo l’incendio del novembre scorso. Mentre Regione e Provincia si rimpallano le responsabilità; le attività nella struttura proseguono solo grazie all’encomiabile sforzo dei suoi lavoratori”.
Il riferimento è alla alla V edizione di “Lettera 22”, il progetto dedicato al mondo della comunicazione, dell’informazione, del giornalismo e dei social media, realizzato dalla Sezione Comunicazione Istituzionale del Consiglio Regionale della Puglia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Ordine dei Giornalisti pugliesi, che in questi giorni ha registrato l’adesione di numerosi studenti.
“A questo punto – prosegue Bozzetti – auspichiamo che l’attesa per la sottoscrizione della convenzione sia almeno funzionale a colmarne le lacune. Ad esempio per quanto riguarda la creazione del “Comitato Tecnico” di gestione, non viene esplicitata la presenza del personale soprannumerario trasferito ex legge n. 56/2014, con specifiche competenze maturate negli anni. In questo nuovo modello di governance infatti si fa riferimento solo al personale non soprannumerario, fattispecie che tra l’altro, dovrebbe essere esclusa nel caso della Provincia di Brindisi, perchè tutto il personale competente e con attestata pregressa esperienza pluriennale è stato completamente trasferito con la sua funzione presso altri Enti.” “Confidiamo nel buon senso di chi da mesi si sta spendendo per ristabilire una parvenza di equilibrio istituzionale e amministrativo nella giungla delle funzioni e competenze in ambito provinciale e culturale che leggi nazionali e regionali hanno stravolto. Allo stesso tempo però, – conclude – chiediamo che vengano ascoltate le esigenze di tutte le categorie interessate da questa convenzione e soprattutto che non si seguano principi di natura politico/territoriale ma solo di interesse generale”.