Basket, parla coach Maffezzoli: “Siamo alla ricerca del leader emotivo. Nei nostri piani era Barber il go-to-guy”

BRINDISI – Coach Massimo Maffezzoli, oltre ad essere un professionista serio e preparato (tanto da ricevere l’incarico di vice-allenatore della Nazionale), è una persona schietta, ed anche in questa occasione ha analizzato con franchezza il momento vissuto dalla squadra.

 Coach, quali sono i problemi maggiori di questa squadra?

<<E’ evidente che dobbiamo ancora crescere molto in termini di chimica e che il gruppo deve ancora eleggere il suo leader emotivo, ma soprattutto il body language, nei momenti difficili, non deve essere così passivo>>.

Manca un leader offensivo. Doveva essere Barber?

<<Il go-to-guy, in ogni squadra del mondo, è un esterno: Suggs e Tepic sono due giocatori di sistema, che rendono di più vicino ad una prima punta, e quindi è normale che ci aspettavamo di più da Barber sotto questo aspetto. Il ruolo di play richiede certamente leadership e lui al momento non è un leader vocale, come non lo era Moore, ma essendo dei rookie sono rischi che si corrono consapevolmente. L’impegno ce lo mette, cercheremo di farlo migliorare sotto questo aspetto>>.

Sono arrivati giocatori confacenti al sistema di gioco che avevate in mente?

<<La difesa di squadra passa dalle individualità: l’aspettativa è che tutti diano di più a livello agonistico. Rispetto allo scorso anno si sono cercate caratteristiche diverse: al momento alcuni stanno dando difensivamente qualcosa di meno, ma siccome si allenano bene, ci aspettiamo di vedere un atteggiamento migliore in partita>>.

Perché mettere uno come Barber accanto a Suggs e Tepic?

<<In fase di costruzione si mettono caratteristiche diverse all’interno dello stesso sistema: ci vogliono giocatori di pick and roll, di uscita e di 1 contro 1. Si è cercato di mischiare un po’ di più le caratteristiche dei giocatori in modo da trovare più soluzioni.

L’idea iniziale non era né di alzare troppo il livello dei possessi, perché per farlo dovresti avere un sistema difensivo diverso, più aggressivo, per esempio usando gli show difensivi, né di giocare a bassi possessi come fa ad esempio Brescia, che gioca mediamente 10 possessi in meno di noi: siamo una via di mezzo.

Barber si trova da solo quando spinge, ma non avviene solo per colpa sua o degli esterni nominati, ma anche dei lunghi che devono riempire l’area. Su questo Lalanne è una delle note positive, perché lavora in maniera eccellente per andare oltre i propri limiti: all’inizio non entrava nemmeno in area, adesso fa a ‘sportellate’ ed è il miglior rimbalzista del campionato>>.

Come ti spieghi i marchiani difetti di comunicazione palesati in difesa?

<<Domenica abbiamo chiamato due volte la difesa a zona e clamorosamente alcuni giocatori non avevano capito che avevamo cambiato difesa. Più di qualcuno non ha ancora la velocità mentale necessaria per comprendere i momenti della partita ed anche su questo lavoreremo e miglioreremo>>.

 

 

Andrea Pezzuto
Redazione

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