“Attori, pubblici e scenari del patrimonio museale pugliese. Tappe per un progetto di merchandising identitario”: tra i relatori il brindisino Roberto Romeo

LECCE – Costruire un sistema regionale dei musei, delle biblioteche e dei luoghi di cultura capace di uniformare gli standard dei servizi e mettere a valore il grande patrimonio di beni culturali, di conoscenze ed esperienze delle Province e dei Comuni pugliesi, in una politica unica e coordinata di valorizzazione e fruizione. Dopo l’intesa istituzionale siglata a maggio del 2018 tra Regione Puglia, Upi, Anci e le Province di Brindisi, Foggia e Lecce ha comportato la creazione, in ognuno dei territori coinvolti, di un Polo bibliomuseale, la Regione Puglia col Teatro Pubblico Pugliese Consorzio regionale per le Arti e la Cultura, scende in campo e invita designer, artigiani creativi, operatori culturali, le direzioni dei musei civici, le accademie di belle arti e le associazioni di rappresentanza dell’industria creativa pugliese a condividere un “progetto di merchandising identitario”.

Venerdì prossimo, 18 gennaio, a Lecce (ore 17.00) nella sala teatrino dell’ex convitto Palmieri, avrà luogo l’incontro “Attori, pubblici e scenari del patrimonio museale pugliese. Tappe per un progetto di merchandising identitario”. Invitati dunque tutti i soggetti interessati a partecipare all’ideazione di un sistema unitario che partendo dai musei giunga progressivamente a caratterizzare l’offerta culturale dell’intero patrimonio museale regionale. Dopo il saluto di Stefano Minerva, Presidente della Provincia di Lecce, del Teatro Pubblico Pugliese con Claudia Sergio, dirigente responsabile dei progetti regionali e Roberto Romeo, consigliere di amministrazione, interverranno: Luigi De Luca, direttore del Polo Biblio-museale di lecce, Ettore Bambi, esperto di politiche attive del lavoro e delle industrie creative, Crispino Lanza, docente di design del Politecnico di Bari, Mariastella Margozzi, direttore del Polo Regionale Museale della Puglia-Mibac, Emanuela Aprile, Confartigianato Imprese Lecce. Le conclusioni saranno affidate a Loredana Capone, Assessore all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia.

Si tratta di inaugurare gli interscambi di un virtuoso network di imprese culturali e professionisti dei settori produttivi legati all’industria creativa, come il design e l’artigianato (ma in prospettiva anche altre associazioni di categoria, operatori del turismo e del commercio, industrie dell’agroalimentare tipico)  favorendo il dialogo e lo scambio di competenze (tecniche, progettuali, culturali) tra gli attori degli ambiti creativi oggetto d’interesse e, al contempo, salvaguardare la diversità delle espressioni museali e le peculiarità delle risorse culturali dei diversi territori.

Da questo primo incontro di lavoro si valuterà la fattibilità di questo processo: se sarà possibile gestire un percorso di ideazione, creazione e prototipizzazione di prodotti che rappresentino il brand degli attrattori che fanno parte del polo bibliomuseale; processo affidato a designer, creativi, artisti ed artigiani (selezionati con una pubblica call) e poi messo in produzione da aziende disponibili ad operare in regime di co-branding con il Polo. Un lavoro che si snoderà con successivi e specifici accordi per la possibilità di organizzare punti vendita e show room di merchandising all’interno degli attrattori e visibili sulla rete web/social. Nei Musei del Polo così rivisitati, accanto ai nuovi servizi di accoglienza, reception ed informazioni, potranno trovare spazio, ad esempio, bookshop e design store affiancati da punti caffetteria e ristoro, nuove attività  attraverso forme sperimentali di gestione pubblico-privata individuate con pubbliche procedure e a cui assicurare competenze di assistenza tecnica ed amministrativa.

PREMESSA

L’intesa interistituzionale siglata a maggio del 2018 tra Regione Puglia, Upi, Anci e le Province di Brindisi, Foggia e Lecce ha comportato la creazione, in ognuno dei territori coinvolti, di un Polo Bibliomuseale.

L’obiettivo della Regione Puglia è quello di costruire un sistema regionale dei musei, delle biblioteche e dei luoghi di cultura capace di uniformare gli standard dei servizi e mettere a valore il grande patrimonio di beni culturali, di conoscenze ed esperienze delle Province e dei Comuni pugliesi, in una politica unica e coordinata di valorizzazione e fruizione.

L’Intesa ha segnato l’inizio di una nuova fase nel sistema di gestione pubblica dei beni culturali in Puglia, poichè ha di fatto riconosciuto ed assegnato ai musei e biblioteche non inseriti nei circuiti nazionali il ruolo di presidio di identità e civiltà, di custode della memoria e delle conoscenze della comunità, che va tutelato, salvaguardato e valorizzato anche con il supporto di strumenti e soluzioni innovative e tecnologicamente adeguate. L’obiettivo è quello di trasformare il patrimonio culturale diffuso – anche con la messa in rete di collegamento con i musei civici di proprietà comunale -in una infrastruttura portante dell’economia della Regione.

A seguito di questa intesa,  venerdì 18 gennaio alle 17,00 nella Sala Teatrino dell’ex Convitto Palmieri  – come è noto il Museo “Castromediano” non è agibile a causa dei lavori in corso – l’Assessorato all’Industria culturale della Regione Puglia ed il Teatro Pubblico pugliese invitano i designer dell’intera regione, gli artigiani creativi, gli operatori culturali e le direzioni dei musei civici, le accademie di belle arti e le associazioni di rappresentanza dell’industria creativa pugliese a condividere un “progetto di merchandising identitario”, ovvero a partecipare all’ideazione di un sistema unitario che, partendo dai Musei che si stanno attrezzando prima degli altri.

(il “Castromediano” di Lecce ed il “Ribezzo” di Brindisi) giunga progressivamente a caratterizzare l’offerta culturale dell’intero patrimonio museale regionale. L’obiettivo è allestire nei Musei un concept store – insieme ad una caffetteria – che diversamente dalla maggior parte dei Musei italiani “guardi” ed interpreti il territorio, affidando questo messaggio ai talenti più creativi, alla loro competenza, percezione e sensibilità culturali, maestrìa.

Venerdì viene presentata dunque un’analisi di benchmarking transnazionale che consente di riflettere sui metodi strategici posti in essere in altri territori in termini di ricerca delle forme, dei processi, e dei materiali del merchandising culturale, che abbiano condotto ad efficaci risultati brand oriented.

Si tratta di inaugurare gli interscambi di un virtuoso network di imprese culturali e professionisti dei settori produttivi legati all’industria creativa, come il design e l’artigianato (ma in prospettiva anche altre associazioni di categoria, operatori del turismo e del commercio, industrie dell’agroalimentare tipico)  favorendo il dialogo e lo scambio di competenze (tecniche, progettuali, culturali) tra gli attori degli ambiti creativi oggetto d’interesse e, al contempo, salvaguardare la diversità delle espressioni museali e le peculiarità delle risorse culturali dei diversi territori.

Da questo primo fondamentale incontro di lavoro si valuterà la fattibilità di questo processo bene, ovvero se sarà possibile gestire un processo di ideazione, creazione e prototipizzazione di prodotti che rappresentino il brand degli attrattori che fanno parte del polo bibliomuseale, affidato a designer, creativi ed artisti ed artigiani selezionati con una pubblica call, e successivamente messo in produzione da aziende disponibili ad operare in regime di co-branding con il Polo, con successivi e specifici accordi che diano loro la possibilità di organizzare punti vendita e show room di merchandising all’interno degli attrattori, nonchè visibili sulla rete web/social al’uopo attivata.

 

Nella “nuova veste” dei Musei del Polo potranno così trovare spazio – accanto ai nuovi servizi di accoglienza, reception ed informazioni – i bookshop e i design store, affiancati da punti caffetteria e ristoro,attraverso forme sperimentali di gestione pubblico-privata e comunque definite attraverso pubbliche procedure, cui assicurare relative competenze di assistenza tecnica ed amministrativa.

 

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