BRINDISI – “Che non ci fosse la volontà politica ed istituzionale di riconoscere, una volta per tutte, il giusto valore della professione infermieristica ne avevamo già sentore”.

Lo scrive, in una nota, Carmelo Villani, segretario territoriale NurSid Brindisi, che prosegue: “Una conferma arriva in questi giorni con la attivazione e la inaugurazione degli ospedali di comunità di Mesagne e Fasano. Infatti mentre l’ultimo capitolo del D.M. 70 del 2 aprile 2015 regolamenta gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi agli
ospedali di comunità nell’ambito del processo di integrazione ospedale territorio per garantire la continuità delle cure e dell’assistenza affidando la gestione agli infermieri e l’assistenza medica ai medici di medicina generale o pediatri o da altri medici dipendenti o convenzionati, la ASL Brindisi nei propri comunicati non fa cenno e non nomina, nemmeno per errore, la parola infermiere, ma in contrapposizione valorizza e mette in risalto il ruolo centrale del medico di assistenza primaria. E’ così difficile passare da una visione medico centrica, ormai anacronistica e fallimentare, ad una visione multi-professionale e multidisciplinare? Ci chiediamo quale sarà il nostro futuro nel sistema sanitario e poniamo alla base di tutto la voglia di riscatto della categoria, a fronte di una realtà quotidiana nella quale gli infermieri non vengono valorizzati, ma anzi mortificati nel proprio ruolo”.

LASCIA UN COMMENTO