BRINDISI – “L’ultima ‘trovata’ della Giunta Carluccio”. Così la definisce il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Stefano Alparone ed è – leggendo in una nota a sua firma “quella contenuta nella Delibera N. 164 e trova la sua completa illogicità nell’oggetto della stessa, in cui si legge ‘Transito in aree con pavimentazione in basolato con veicoli di portata superiore a 35 q.li’. Ma il capolavoro, se il titolo non fosse sufficiente, lo troviamo nella Relazione del Dirigente del Settore Lavori Pubblici. Prima si cita la precedente deliberazione N. 9453 del 03.01.2012 del Commissario Straordinario che, “al fine di preservare le pregiate pavimentazioni in basolato calcareo realizzate nel centro cittadino”, istitutiva il divieto di transito libero per i mezzi di portata superiore a q.li 35.

Poi le motivazioni di questa scelta ‘strategica’: “l’Amministrazione comunale ha tra i propri obiettivi quello di favorire lo sviluppo economico della città al fine di ridurre i disagi sociali rivenienti dall’alto livello di disoccupazione, anche attraverso lo sviluppo del commercio e di tutte le attività economiche necessarie ad aumentare l’attrattività della città di Brindisi per il turismo o qualsiasi altra fonte di incremento del pil locale”. Dunque, ricapitolando – dice Alparone – secondo la Giunta Carluccio ‘per favorire il rilancio economico e conseguentemente occupazionale del territorio’ è necessario far transitare in pieno centro storico e su una pavimentazione pensata e realizzata per accogliere un ‘traffico’ pedonale, veicoli sino a 12 tonnellate. Ci piacerebbe conoscere se è stata preventivamente fatta una stima dei costi di manutenzione del basolato – già duramente provato dal traffico veicolare cittadino – che non è difficile intuire subirà ulteriori e continui danneggiamenti a causa di questa Delibera sconsiderata. E’ bene ricordare al sindaco, che questi costi ulteriori graveranno per intero sulle spalle dell’Ente dunque sulle tasche dei cittadini. Infine – conclude Alparone – se questi sono gli interventi per rilanciare l’occupazione e l’economia probabilmente qualcuno, o sarebbe dire molti, hanno decisamente sbagliato ‘mestiere’.

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