Nuova sfiammata Versalis. I cittadini non ci stanno: “Ci ammaleremo tutti come a Taranto”. L’azienda, però, aveva informato

BRINDISI – Non si può più tacere davanti al rischio inevitabile che le nostra salute corre, vivendo in una città dove le cosiddette “sfiammate” sono oramai all’ordine del giorno. Proprio oggi alle prime luci del mattino, dove si dovrebbe ammirare l’alba, il cielo di Brindisi ancora una volta si è colorato di nero.

E’ vero, tuttavia, che Versalis, nelle scorse settimane, aveva informato gli organi competenti che in questi giorni avrebbe dovuto fermare gli impianti per manutenzione, con eventuali necessità di utilizzo della torcia. La stessa che, a breve, sarà sostituita con la più tecnologica ground flare già in uso, nel petrolchimico dalla multinazionale LyondellBasell.

Ma la gente ricorda ancora quel che accadeva qualche settimana fa, quando pur tenendo le finestre delle abitazioni chiuse, l’odore  a dir poco nauseabondo e l’aria irrespirabile si avvertiva ovunque.

Diverse oramai le segnalazioni dei cittadini che non ne possono più di queste continue “minacce per la salute”, chiedono a gran voce una soluzione affinché non si arrivi ad una situazione come quella di Taranto.

Non meno rassicuranti, i dati rilevati dall’ultima ricerca ISTAT, dove i casi di mortalità per tumori sono aumentati del 11,8% rispetto al riferimento regionale.

Ancora più spaventosi i numeri dei decessi per malattie del sistema respiratorio, parliamo del 18,4%,sempre rispetto al riferimento regionale.

Non a caso proprio in questi giorni è pervenuto un comunicato del Forum ambiente,salute e sviluppo che ha richiesto la convocazione di  un Consiglio Comunale monotematico sulla sanità brindisina, sottolineando l’importanza dello screening dei cittadini in genere ma soprattutto per i lavoratori ex esposti all’amianto o attualmente impiegati nei vari settori a rischio.

I dati ma anche le immagini immortalate dagli stessi cittadini parlano chiaro, bisognerebbe quanto prima intervenire e trovare una soluzione ottimale per la salute e la salvaguardia dei posti di chi in quei stabilimenti ci lavora.

Francesca Melacca

1 COMMENTO

  1. Troppo terrorismo mediatico non è un bene per nessuno, specie per la ns. città e non parliamo ancora di amianto sapendo che sono andato in pensione persone grazie ai sindacati che per la maggior parte erano i vagabondi che le aziende volevano togliersi di torno.
    Avanti facciamo chiudere anche questa azienda e poi battiamoci le mani.

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