BRINDISI – Un successo oltre ogni più rosea aspettativa la tavola rotonda sulle Vie Francigene del Sud che si è svolta a Brindisi sabato 28 gennaio, dove hanno relazionato il Prof. Paolo Caucci von Saucken, dell’Università di Perugia, rettore della Confraternia jaocopea e massimo esperto a livello mondiale di cammini di pellegrinaggio, la Prof.Sa Ilaria Pecoraro, docente di Conservazione Beni Architettonici all’Università La Sapienza di Roma, e il Prof. Nicola Bux, Consultore Pontificio e docente dell’ISSR di Bari.
L’evento, organizzato dal Centro Studi Europaitalia in collaborazione con la Confraternita di San Jacopo di Compostela, Identità Europea, Pro Loco, Collezione Archeologica Faldetta, è stato patrocinato dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Brindisi, e dalle Amministrazioni comunali di Brindisi, Fasano, Ostuni, San Vito dei Normanni e Carovigno, quali comuni del territorio maggiormente interessati al passaggio della Via Francigena.
“I relatori – fa sapere il Centro Studi Europaitalia – hanno posto le doverose premesse metodologiche sul come occorre operare in concreto, e ribadito e dimostrato, sulla scorta dell’esempio del Cammino di Santiago, le straordinarie possibilità che si aprono per la Puglia e per il brindisino in particolare una volta che il recupero dei percorsi dei pellegrini sarà entrato a pieno regime e le vie di pellegrinaggio saranno battute da milioni di persone ogni anno”.
“Una solida rete di realtà associative assieme ad una sana collaborazione tra società civile, mondo cattolico laico ed ecclesiastico, ed enti istituzionali – ha voluto ribadire l’Avv. Luca De Netto, Presidente del Centro Studi Europaitalia – è il solo modo per realizzare questo progetto, il cui cuore pulsante è il suo carattere religioso e spirituale. Ecco perché – prosegue l’Avv. – ringraziamo in particolare il Prof. Caucci von Saucken – divenuto componente del Comitato Scientifico del nostro Centro Studi – che ci ha da tempo delegati quali referenti per la Puglia in merito al rilascio della credenziale necessaria ai pellegrini per il riconoscimento del pellegrinaggio effettuato. L’elemento turistico, economico, sociale che indubbiamente verrà a crearsi intorno al fenomeno delle Vie Francigene, – ha continuato l’Avv. De Netto – va quindi legato indissolubilmente al primario fattore spirituale.”
Per gli organizzatori dell’importante evento, occorre altresì evitare il rischio che invidie, autoreferenzialità, negatività varie, che sono elementi purtroppo diffusi e tipici di un certo provincialismo culturale, offuschino e possano distruggere questa grande occasione per Brindisi e la Puglia.
“Ecco perché – ha concluso De Netto – noi continueremo ad operare nelle forme della collaborazione ampia, aperta e sensibile ad ogni contributo, fungendo altresì da trade union tra realtà ancora distanti al fine di farle incontrare su questo percorso, sotto la direzione scientifica di un Comitato a caratura europea, composto da docenti universitari di discipline diverse, in grado quindi di fornire una risposta il più possibile completa ed ampia alle questioni legate alle Vie Francigene.”