VIDEO – L’ordigno è stato fatto brillare in cava. Per Brindisi incubo finito. Le immagini

L’incubo è finito e la città di Brindisi può dire definitivamente addio all’ordigno bellico rinvenuto il 2 novembre scorso nel Multisala Andromeda. Oggi l’ultimo atto, con gli artificieri che, in una cava, hanno fatto brillare la bomba.

 

Lo scoppio ha segnato la fine delle operazioni, ma anche la fine di un incubo per la città di Brindisi che ha detto definitivamente addio all’ordigno bellico rinvenuto il 2 novembre scorso nel cortile del Multisala Andromeda, nel corso di lavori di ampliamento della struttura. Dopo il disinnesco per mano degli artificieri dell’11° Reggimento del Genio Guastatori di Foggia conclusosi, con le difficoltà intrinseche delle operazioni, ma nella massima sicurezza ed anche nei tempi previsti, la bomba è stata trasportata in una cava privata tra Brindisi e San Vito dei Normanni per farla brillare. Anche qui è stato necessario un piano di evacuazione, sebbene molto più limitato rispetto a quanto accaduto in città: 500 metri di raggio dall’ordigno, peraltro in una zona prevalentemente agricola, quindi poco popolata. Dopo il disinnesco, la bomba era ormai un contenitore di tritolo privo del congegno per l’attivazione, ma trattandosi di un ordigno a frammentazione, è stato necessario interrarla ad oltre 4 metri di profondità sotto un pesante strato di sabbia per renderla inefficace. Le operazioni sono durate due ore esatte: alle 9 gli artificieri erano già in cava, pronti per la posa della bomba. Alle 11 l’operazione era conclusa. Quindici gli artificieri che hanno lavorato al suo brillamento, tra fase preparatoria e fase esplosiva. Da oggi è davvero tutto finito e l’ordigno, per Brindisi, sarà solo un lontano e brutto ricordo.

Pamela Spinelli

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2 COMMENTI

  1. La pericolosa esplosione è avvenuta. La pericolosità dell’ordigno è stata sottovalutata e sarebbe stato opportuno evacuare l’intero salento magari organizzando delle gite fuori-porta ad Othoni. La superficialità con la quale è stata gestita l’emergenza ha messo a repentaglio la vita dei cittadini di Santa Maria di Leuca.

  2. Disinnescata e fatta brillare la pericolosa bomba, resta solo da formulare il sentito ringraziamento della cittadinanza al Reggimento 11° degli artificieri del Genio Guastatori di Foggia che ha operato, con sprezzo della personale incolumità e grande audacia oltre che con particolare professionalità, a ridare la serenità alla popolazione ormai libera dall’incubo della presenza dell’ordigno bellico di morte. Doveroso e sentito è il ringraziamento al Prefetto di Brindisi che ha magistralmente coordinato tutte le forze interessate alla evacuazione della cittadinanza per il tempo necessario alla operazione di disinnesco e brillamento della bomba.
    Brindisi, 18/12/2019 Franco Leoci

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