BRINDISI – Comprendiamo che l’avvocato Livio Di Noi debba svolgere il proprio mestiere, pertanto, pur restando convinti – avendo anche ricevuto conferme dagli uffici preposti – dell’interpretazione sostanziale della delibera, pubblichiamo senza problemi la rettifica da lui scritta:

 

“Spiace constatare nonostante la sottolineatura come forse la Vs. redazione non abbia letto l’intera delibera che parla di “passeggeri delle navi e (congiunzione) di turisti in transito quindi non solo croceristi. Peraltro quanto da voi interlineato “di approvare realizzare …..in occasione degli approdi….il programma esplicitato” senza alcun dubbio in italiano sta a significare che in occasione degli approdi si deve realizzare la politica turistica di accoglienza anche ai turisti in transito si da realizzare il programma deliberato. Potete liberamente fare campagna elettorale ma accertarsi e leggere attentamente gli atti porta certamente a non distorcere la corretta informazione. Nulla aggiungo sui motivi della chiusura ai sensi della legge Regionale 24/15 che all’art. 61 n. 3 recita Chiunque eserciti l’attività di commercio al dettaglio ………………. di somministrazione di alimenti e bevande, senza autorizzazione o altro titolo abilitativo previsto, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro duemilacinquecento a euro 15 mila e alla chiusura immediata dell’esercizio, nel caso di specie qui vi è l’autorizzazione per cui non si poteva intimare la chiusura. Certo dell’alta professionalità della testata farete tesoro del contributo offerto per rettificare correttamente quanto riportato”.

Avvocato Livio Di Noi

  • Risponde il direttore Pamela Spinelli:

A nostro avviso basterebbe limitarsi al passaggio della delibera dove è enunciato “La Giunta delibera di approvare la relazione in narrativa, al pari degli allegati, per la realizzazione, in occasione degli approdi delle navi da crociera nel Porto di Brindisi nel periodo aprile-ottobre 2017, del programma ivi esplicitato”, ma anche a voler analizzare la parte richiamata dall’avvocato Di Noi, ovvero “passeggeri delle navi e di turisti in transito”, ed anche a voler riconoscere la poca chiarezza della delibera nel passaggio in oggetto, non può sfuggire la sottolineatura “Per l’evenienza” che apre il periodo, e non può sfuggire che la delibera si rivolge sì ai turisti in generale, ma (interpretiamo) si riferisca solo ai giorni in cui arrivano le crociere. D’altronde, il bando in oggetto riguardava esclusivamente le iniziative nell’ambito dell’accoglienza dei crocieristi.

Tra l’altro, abbiamo volutamente omesso di trattare quanto richiamato dall’avvocato in merito alla ipotetica mancanza dell’autorizzazione rilevata dalla Polizia Municipale, e ciò proprio al fine di non far passare l’articolo per un attacco frontale al Museo della birra, dato che la finalità era tutt’altra.

 

 

1 COMMENTO

  1. Mi urge, come parte in causa, aggiungere alcune precisazioni riguardo ai fatti raccontati nell’articolo e replica del Direttore.
    “Per l’evenienza [approdo delle crociere] l’Amministrazione ha inteso avviare una politica turistica [generale] di accoglienza dei
    crocieristi e dei turisti in transito [tutti i turisti]” direi che in italiano è molto chiara come frase: siccome arrivano le crociere,
    il Comune ne approfitta per fare una politica turistica di accoglienza non solo dei crocieristi, ma di tutti i turisti, che è
    anche l’interpretazione generale più logica, visto che Brindisi è località turistica negli elenchi della Regione sin dal 2005.
    Ciò viene poi esplicitato nel rigo successivo: “Con delibera n.58, al fine di individuare le attività di accoglienza ai turisti…” … ai turisti
    in generale, stavolta neanche cita i crocieristi…

    E la sua interpretazione che “Per l’evenienza si rivolge sì ai turisti in generale, ma (interpretiamo) si riferisca solo
    ai giorni in cui arrivano le crociere” non ha senso, mi scusi: intendevano forse evitare che il Museo non facesse entrare gli altri
    turisti a visitare il museo?
    E la sua affermazione che “il bando in oggetto riguardava esclusivamente le iniziative nell’ambito dell’accoglienza dei crocieristi”
    è una sua congettura, dato che “l’Amministrazione ha inteso avviare una politica turistica”…
    Inoltre, mi permetta Direttore, “pur restando convinti – avendo anche ricevuto conferme dagli uffici preposti –
    dell’interpretazione sostanziale della delibera”, io non sono avvocato, ma credo che una delibera di giunta comunale del 7/4/2017 non
    possa essere “interpretata” quasi quattro mesi dopo, il 26/07/2017, da un funzionario comunale o da uffici preposti: forse non sa che
    al bando hanno partecipato oltre 30 progetti e una Commissione ha dichiarato il progetto Museo della Birra vincitore di bando e la
    Giunta, con tale delibera, ha solo ratificato tali decisioni della Commissione…
    Forse ci vuole un altra delibera di giunta o addirittura il TAR per modificare o interpretare tale delibera…

    E l’affermazione dell’avvocato Andrea Pezzuto, autore dell’articolo, “pertanto, utilizzando quest’ultima come unica stella polare,
    i verbali elevati dagli uomini della Polizia Municipale parrebbero incontestabili.” denota l’ignoranza dei fatti e che le conclusioni frettolose
    tratte dal giornalista Pezzuto non sono consone al principio della accortezza e della oggettività deontologica a raccontare i fatti
    propri dei giornalisti.
    Per solo dovere di completezza cito il verbale di accertamento di violazione amministrativa del 26/08 che ha chiuso di fatto il museo,
    dopo due settimane di ispezioni ufficiose e ufficiali e 6000 euro totali di verbali (non sarà sadismo, ma sicuramente è abnormale…):
    “l’attività in essere risulta esercitata in maniera abusiva. Si intima l’immediata chiusura art. 650 cp in violazione art. 61 c.3
    legge regionale 24/2015” e pagamento di altri 5000 euro. L’art. 61 dice al comma 3: “Chiunque eserciti l’attività di commercio al
    dettaglio in sede fissa, …, di somministrazione di alimenti e bevande, … su aree pubbliche senza autorizzazione o altro
    titolo abilitativo previsto, …, è soggetto alla sanzione amministrativa …”.
    Purtroppo non posso caricare immagini, ma cito la concessione dell’11/04/2017 prot. n. 35581 del Comune di Brindisi, servizio
    beni monumentali: “.. si comunica la disponibilità del locale denominato “Casa del turista” in Viale Regina Margherita di proprietà
    di questa amministrazione per la realizzazione del progetto denominato “Museo della Birra”, con degustazione e somministrazione del
    prodotto. Tale progetto rientra nei vincitori … pertanto questa sezione concede l’uso degli spazi di piano terra del sito
    monumentale in oggetto specificato”. Non è un titolo abilitativo? Di conseguenza abbiamo fatto la SCIA e chiesto tutte le varie
    autorizzazioni necessarie alle varie autorità competenti.

    Distinti saluti,
    Angelo Gagliani
    Museo della Birra – Brindisi

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