L’11 ottobre 2022 si è finalmente tenuto un incontro del tavolo regionale di crisi sepac sulla Santa teresa di Brindisi dopo le pressanti richieste di USB. Erano presenti oltre al dott. Caroli Presidente di sepac, l’arpal, la provincia, i vertici Santa Teresa e le organizzazioni sindacali. Dopo mesi di silenzio e assenza totale delle istituzioni tutte, la Santa Teresa ha nuovamente denunciato il suo stato di crisi a fronte della prevista riduzione delle risorse a disposizione. L’azione che ritiene possibile riguarda la modifica dell’assetto societario con l’ingresso del teatro pubblico in modo da poter rivolgersi al mercato oltre a quel 20% massimo attuale che la legge impone alle società in house. Altra proposta shock del dott. Marchionna l’esternalizzazione del servizio ispettivo delle caldaie a un’impresa privata che attualmente occupa 8 dipendenti, considerati perlopiù esuberi. La possibile proroga della Convenzione con arpal, formalmente ancora appesa a un filo, che poteva dare una boccata di ossigeno è molto probabilmente scomparsa nel nulla, travolta dalle pastoie burocratiche e dalla mancanza di volontà politica, una vera e propria beffa dopo che era stata data per certa… In sostanza il succo dell incontro era legato quasi esclusivamente a quali ammortizzatori sociali mettere in campo. Al punto che la Santa Teresa ha annunciato l’apertura delle procedure per i licenziamenti collettivi. Come USB nel denunciare con forza la gravità dell’assenza delle istituzioni, abbiamo chiesto di avere spiegazioni dettagliate della scomparsa di tutte le altre attività che avrebbero dovuto garantire l’assorbimento di tutti i lavoratori e sulle quali non si dice più nulla (apertura biblioteca, convenzioni con i comuni ecc). Abbiamo inoltre dichiarato, sola organizzazione a farlo, la contrarietà alla privatizzazione di un servizio ulteriore che renderebbe più povera la società e più fragili i lavoratori coinvolti. Infine ma più importante, abbiamo ovviamente detto no ai licenziamenti e chiesto che qualsiasi sia l’ammortizzatore conservativo del posto di lavoro sia gestito in maniera solidale su tutto il personale. Su questo siamo pronti a una battaglia durissima anche legale.
P. USB LECCE Sergio Bellavita