L’iconico motivo scozzese a quadri ha attraversato i secoli senza mai passare di moda e anche per l’autunno inverno 2024 si riconferma certamente un must-have per i nostri guardaroba.
Nel corso del tempo, dopo essersi affermato simbolo di tradizione per paesi come la Scozia, il tartan è divenuto anche una scelta audace e contemporanea per gli amanti del fashion e gli appassionati di moda.
Le origini di questo pattern risalgono infatti alla Scozia del XVII secolo, quando ogni clan creava il proprio motivo di tartan scegliendo il tessuto e colori, creando così la propria “firma” familiare o di appartenenza ad un clan più grande.
Il tartan era per lo più utilizzato per il kilt, uno fra gli abiti tradizionali nazionali più conosciuti a livello globale: primariamente definito “grande kilt”, questo capo d’abbigliamento unicamente per uomo era composto da una grossa ed unica striscia di tessuto in lana molto lunga e calda che veniva avvolta intorno alla vita, per venire successivamente fermata da una cintura. Veniva utilizzato dagli scozzesi durante le battute di caccia ma, essendo molto pesante e soprattutto quasi del tutto rigido, per prendere “posizione” occorreva distendersi a terra; data da la sua grandezza veniva, all’occorrenza, utilizzato anche come coperta.
Date queste problematiche, a scolpo di facilitarne l’utilizzo e soprattutto garantire una migliore e più libera mobilità, nasce poi il “piccolo kilt”, vale a dire l’aspetto di questa gonna così come la conosciamo oggi.
Al giorno d’oggi, il kilt è parte integrante della cultura scozzese e viene indossato maggiormente durante le celebrazioni festive o di cerimonie.
Nel corso degli anni, il tartan è stato spesso utilizzato per i capi d’abbigliamento di uso comune, cavalcando le passerelle più importanti dell’industria della moda e diventando anche, negli anni ’70, simbolo di ribellione punk grazie a stilisti come Vivienne Westwood, scomparsa nel dicembre 2022.
La nascita della moda punk viene convenzionalmente attribuita a questa donna, stilista e attivista britannica insignita, nel 1992, del titolo di Dama dell’Ordine dell’Impero britannico dalla regina Elisabetta II in persona, la stessa sovrana che la stilista ritraeva sulle t-shirt con la bocca cucita da una spilla da balia.
La versatilità del tartan è infinita: che sia in versione oversize o slim, il pattern a quadri si adatta a ogni occasione, dal look casual a quello più formale.
Nel 2024 come negli scorsi anni, il tartan viene incorporato all’interno dei propri guardaroba per dare uno sprint in più ad outfit: un blazer a quadri può dare un tocco sofisticato a un outfit semplice, mentre una gonna tartan abbinata a un dolcevita nero crea un look chic e senza tempo, anche dal tocco leggermente punk.
Per i più audaci, il total look tartan è una scelta di grande impatto, mentre chi preferisce dosare con più cautela questo pattern può optare per accessori come sciarpe o borse con dettagli a quadri.
Aurora Lezzi