FRANCAVILLA FONTANA – Il metodo è sempre lo stesso, molto semplice: si fa credere all’automobilista di aver involontariamente, urtato lo specchietto retrovisore dell’auto di chi sta mettendo in atto la truffa.

La vittima sentirà il rumore di un colpo secco molto forte sulla fiancata della propria auto (provocato normalmente da una pallina, un bastone, o altro) dando l’illusione di aver urtato qualcosa.




Con questa metodologia ieri a Francavilla Fontana un giovane, a bordo della sua autovettura, ha bloccato la marcia dell’auto di un anziano sostenendo di aver subito la rottura dello specchietto retrovisore e chiedendo, quale risarcimento per il danno patito: 160  euro.

L’anziano, che aveva sentito parlare di questa tipo di truffa, si è insospettito e ha chiesto immediatamente l’intervento dei Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana, che sono intervenuti sul posto, smascherando il ragazzo e accertando che aveva, poco prima, tentato un’altra truffa ai danni di un’automobilista.

Si tratta di Alfio Fiaschè, 31 anni, residente a Noto (SR), che appartiene a un gruppo di famiglie nomadi (i FIASCHÈ noti anche come “caminanti”) originarie della Sicilia dedite al particolare fenomeno ormai dilagante in tutta Italia.

FIASCHE' Alfio, classe 1996

Fiaschè è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana ed è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi, a disposizione dell’autorità giudiziari e dovrà difendersi dall’accusa di violenza privata aggravata e tentata truffa.




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