FRANCAVILLA FONTANA – Vi è un dato assolutamente desolante che emerge dal triste epilogo della vicenda amministrativa brindisina: così come per reggere qualche settimana in più l’Amministrazione Carluccio ha dovuto accettare il contributo postelettorale di uno dei più sgradevoli esempi della politica locale, al pari, il suo crollo è dovuto ad un esempio-fotocopia assolutamente sovrapponibile al primo. E pertanto il primo commento che ne deriva è che a Brindisi le Amministrazioni si reggono o cadono non ad opera dei migliori ma del loro esatto contrario.
Appare, quindi. del tutto naturale chiedere alla città, e soprattutto alla sua borghesia più illuminata, di farsi protagonista di uno sforzo culturale capace di porre fine a questa autentica anomalia che corrode dalle fondamenta la politica brindisina.
Ma ancora più naturale si appalesa la necessità che i futuri candidati a sindaco si impegnino a contribuire, prima e ancor più di altri, alla bonifica di quello che attualmente è il sistema politico locale, ovvero – almeno per una parte significativa – un coacervo di miserevoli microinteressi per il cui conseguimento sono impegnati soggetti dal bassissimo conio politico e personale.Motivo per cui, Progetto per l’Italia – che non assisterà passivamente alla prossima tornata elettorale brindisina –guarda con preoccupata meraviglia ad alcune notizie secondo le quali da qualche possibile candidato a primo cittadino sarebbe già stata data udienza ad alcuni di questi celeberrimi campioni dell’attuale politica locale.
Se è vero – ed è auspicabile che sia vero – che l’avvocato Angela Carluccio non è più sindaco di Brindisi in quanto non ha inteso sottostare quantomeno agli ultimi ricatti, ebbene questa è la via che dovrebbero seguire tutti gli altri. Tutti! Nessuno escluso!.