BRINDISI – Entro novembre il Presidente dell’Autorità di Sistema dell’Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, di concerto con il Comitato di Gestione dovrà scegliere il nuovo Segretario generale dell’Ente. Una nomina, va ricordato, di natura fiduciaria, pertanto rientrante nella piena discrezionalità del Presidente, il quale dovrà trovare nella figura in questione un braccio operativo, quasi una propaggine.
E nei giorni scorsi la massima carica dell’Authority ha tracciato una sorta di identikit della figura professionale di cui avrebbe bisogno, la quale “deve possedere caratteristiche specifiche, con una conoscenza approfondita dell’ambito tanto amministrativo quanto contabile”.
Un profilo, insomma, che assomiglia molto a quello di un Segretario generale comunale, che sia pertanto efficace nella gestione delle risorse umane, che sappia analizzare i bilanci e che sia soprattutto un fine conoscitore della sfera amministrativa, anche alla luce del nuovo Piano regolatore portuale la cui redazione dovrà necessariamente essere avviata celermente.
In questi giorni circolano nomi di avvocati e di conoscitori del diritto della navigazione che, per quanto innanzi detto, poco si acconcerebbero alle caratteristiche necessarie. E’ risaputo che in questi casi le logiche sottese alle scelte sono spesso riconducibili a giochi di potere che esorbitano da valutazioni di merito. Ed il timore più grande serbato dalla comunità brindisina è che, nonostante Patroni Griffi abbia dimostrato massima trasparenza e disponibilità verso la città di Brindisi, alcune pressioni provenienti dagli ambienti romani possano prevalere e castrare gli aneliti coltivati dalla città. Per queste ragioni è allora necessario che i parlamentari brindisini facciano fronte comune e ribadiscano con forza la necessità di scegliere un professionista che abbia la dovuta sensibilità per comprendere le problematiche del porto di Brindisi, il quale, nella nuova AdSP, dovrà assolutamente ricoprire un ruolo di primo piano. Una scelta veicolata dall’alto e non condivisa, infatti, oltre a penalizzare la città andrebbe a svilire anche la credibilità politica dei rappresentanti locali, che verrebbero visti dalla comunità come incapaci di rappresentare gli interessi della stessa nelle sedi opportune.
Sul punto, il Presidente degli Operatori Portuali Salentini, Teo Titi, è catogorico: “Per il rispetto che nutriamo verso il Presidente Patroni Griffi riteniamo corretto che lo stesso effettui la sua scelta in totale autonomia, anche perché la nomina è fiduciaria ed è quindi giusto che il Presidente scelga il profilo che più ritiene idoneo. Siamo tuttavia certi che il Presidente terrà conto delle nostre richieste e delle esigenze del porto di Brindisi, che in questi mesi ha imparato a conoscere bene.
E’ vero che in passato abbiamo fatto il nome del dottor Zizzi – prosegue Titi – ma solo per due ragioni: la prima è legata alla circostanza che sono stati fatti dei nomi, e tra quelli noi abbiamo indicato quello che più ritenevamo adatto; la seconda è legata all’indifferenza notata attorno ai nostri appelli, così abbiamo voluto rafforzare la nostra richiesta attraverso l’espressione del gradimento verso una figura professionale come quella del dottor Zizzi.
Come OPS – conclude Titi – ci stiamo presentando uniti come mai prima d’ora e chiediamo che lo stesso sforzo venga prodotto dalla classe politica locale, che deve abbandonare le logiche di appartenenza e remare nella nostra stessa direzione”.
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Andrea Pezzuto Redazione |