SANTA TERESA, LUPERTI: “IL SINDACO MARCHIONNA CONTINUA A RIMANERE IN SILENZIO. SPIEGHI AI BRINDISINI COSA HA COMBINATO”

Il dato più sconcertante è che i brindisini hanno affidato la guida di una città complessa come la nostra a chi non è stato in grado di evitare che la società partecipata Santa Teresa facesse una brutta fine. Anzi, per una serie di elementi collegati alla sua candidatura, ha fatto come il comandante Schettino, abbandonando la nave poco prima che esploda in tutta la sua gravità il dramma dei lavoratori della stessa Santa Teresa.
Ha fatto giusto in tempo – ma guarda un po’ – a firmare lettere di avanzamento di grado e aumento di retribuzione a più di qualche dipendente, come se la società vivesse una condizione di stabilità finanziaria e non rischiasse di dover essere liquidata per l’ennesimo bilancio chiuso in perdita.
Oggi è la Provincia a doverlo stabilire, ma dai primi controlli risulta che ci sarebbero fatture (inserite nel bilancio del 2022) relative a prestazione probabilmente mai eseguite, se è vero che i dirigenti dell’ente non intendono asseverarle.
E non è chiaro (ecco perché dovrebbe farlo personalmente) come ha fatto l’amministratore unico Marchionna a non rendersi conto di quanto stava avvenendo e soprattutto a non sapere che i suoi collaboratori stavano fatturando cose non vere in quanto non eseguite. E’ evidente, insomma, che ci si trova di fronte ad una situazione gravissima che richiede chiarezza anche in sede di individuazione – ad ogni livello – di responsabilità personali.
Stupisce, però, l’assordante silenzio di tante forze politiche e di molte organizzazioni sindacali. In gioco vi è il futuro il destino di decine di famiglie a cui bisognerebbe spiegare, ad esempio, che il passaggio da una Santa Teresa in liquidazione ad una nuova società partecipata non sarebbe automatico e sarebbero in tanti a rischiare di perdere il proprio posto di lavoro.
Noi – e ci auguriamo anche rappresentanti di altre forze politiche e sindacali- siamo pronti a scendere in piazza a sostegno dei lavoratori, senza primogeniture, ma nell’esclusivo interesse della sorte dei dipendenti della Santa Teresa.
Infine, non si può continuare a rimanere in silenzio anche per quanto riguarda la mancata formazione della nuova Giunta comunale. Marchionna non è capace di assumersi alcuna responsabilità e aspetta tranquillamente che le forze politiche si mettano d’accordo su come dividersi i posti a disposizione. Tanto a rimetterci sono solo i brindisini!

Lino Luperti e Michelangelo Greco -– Movimento Regione Salento

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1 COMMENTO

  1. L’eletto Sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, non deve spiegare alcunchè ai cittadini intorno alle problematiche che investono gli aspetti tecnico-burocratici dei lavoratori della società partecipata Santa Teresa: detta incombenza appartiene in primis agli Azionisti tutti e agli Organi di Vigilanza e verifica degli atti posti in essere dalla società. Solo a mo’ di esempio, si richiamano alcune funzioni del Collegio dei Revisori dei Conti che hanno il dovere di attestare la veridicità contabile dei bilanci di previsione e consuntivo oltre alle verifiche di cassa o alle azioni obbligatorie nei casi di fatturazioni false per la individuazione dei punti di avvio della situazione della citata società. Appare conseguenziale che, per le varie, serie, reali ed intuibili ragioni la situazione della surriferita società Santa Teresa interessa fortemente gran parte della cittadinanza, sicchè è condivisibile auspicare la pronta risoluzione del caso che passa attraverso puntuali atti amministrativi. Per quanto attiene poi agli eletti consiglieri comunali e “absit iniura verbis” ancor prima dell’insediamento appare utile un pensamento sulle funzioni e compiti per l’incarico elettoralmente ricevuto nel rispetto della legge e regolamenti.
    Brindisi, 16/06/2023 Franco Leoci

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