San Valentino: ecco il brano “Silent emotion” firmato dall’artista brindisino Marco Nocera, primo singolo dall’album dal titolo “LOOK AHEAD”

In pieno periodo di San Valentino si propone il brano “Silent emotion” firmato dall’artista brindisino Marco Nocera, primo singolo dall’album dal titolo “LOOK AHEAD”, pubblicato su etichetta Music Force il 24 settembre 2021.
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“Non esiste album musicale in cui si parlo di amore, o quantomeno di un primo approccio sentimentale. – dichiara Nocera –
In “Look Ahead” si parte a gamba tesa con quello che potrebbe essere il primo incontro, uno scambio di sguardi, per iniziare magari una storia d’amore. Ed è così che nasce “Silent emotion” ovvero quella sensazione che si prova quando c’è il fatidico colpo di fulmine. E scatta la dedica: provo qualcosa per te, una emozione intensa (ma silenziosa) e da qui il titolo. A differenza di altri generi con contenuti eccessivamente espliciti ho voluto dare un’impronta sobria al contesto anche per rendere il brano una dedica perfetta, anche a San Valentino.
I tempi che corrono non hanno permesso di realizzare il videoclip, come ce l”ho in mente, ma evado dalle mie vesti di filmaker e lascio spazio alla fantasia e all’immaginazione.”
Il brano parla di un primo approccio, un colpo di fulmine quando si incontra una persona che piace. Il testo si appoggia ad un genere EDM che abbraccia una fusione di più stili, fra dubstep e trance con inequivocabile richiamo agli inizi degli anni Duemila, se non ai Novanta, come è tipico per Marco. Il brano vede la partecipazione in voce di David Zeppieri, noto poliedrico artista udinese, che ha donato al brano una impronta autorevole.
“Silent emotion” come il resto dei brani presenti nel disco sono il frutto di collaborazioni e lavori scaturiti, principalmente nell’ultimo periodo, in pieno lockdown da pandemia. Le restrizioni ed il periodo difficile attraversato hanno fatto da traino per la vena artistica sulla quale ogni nota dell’album ha preso forma.
Ma cosa ha spinto l’artista pugliese a slanciarsi in un percorso così tortuoso e dominato da generi musicali e distribuzioni digitali dall’impatto aggressivo sui talenti emergenti?
Sono fiero di essere brindisino. Anche se sono andato via spesse volte. Ma sono tornato perché la mia base di partenza è qui. Sia artistica e sia -fortunatamente- lavorativa.
Tante persone mi hanno detto che questo non è il posto giusto per sviluppare le mie idee. E invece sono qui.
Un dubbio… Tornare a Brindisi cosa può mai rappresentare? Per tanti può essere una “sconfitta” considerando la verginità o sterilità del territorio in merito ad argomenti artistici e creativi (ma non è vero, perché siamo abituati a vedere ciò che ci arriva ad un palmo dal naso).
Per me è stato invece un motivo di sfida e sperimentazione. Questa è casa mia, ovviamente con i pro e contro, ma che ha un suono così dolce tanto da averlo trasportato nel brano “Homeland atmosphere” (che dà il nome anche alla raccolta/album uscita nel 2019). E da casa mia ho deciso di uscire e guardare avanti, sapendo di poterci tornare per continuare a sognare e sperimentare.
E così è nato l’attuale progetto discografico “Look Ahead”, con l’etichetta discografica Music Force, un album che non è semplicemente una nuova tappa creativa ma è una scommessa, seppur difficile, nel rivalutare la musica nella sua forma tangibile. Infatti oltre alla produzione della musica vi è un vitale investimento nella tiratura di un migliaio di copie CD perché la musica liquida delle piattaforme non viene tenuta in particolare considerazione finendo nel dimenticatoio dopo qualche mese, mentre il CD (o il vinile per chi ama una riproduzione più stile retro) resta una testimonianza concreta fra le mani di chi ascolta e soprattutto nella discografia di un artista.
In sintesi, la gente deve imparare, soprattutto i più giovani, ad amare la musica tangibile. Gli streaming hanno abbattuto il valore concreto della musica.
E se un progetto artistico va a compimento è una gratificazione, senza parlare del fatto che è un prodotto nostrano che sfida la tendenza mainstream…
Artista brindisino, rimasto a brindisi, con lavoro a brindisi e un progetto solido… cosa manca all’appello? Che la città e il territorio facciano tesoro ed incentivino la nascita e la crescita di figure creative di supporto all’industria musicale, perché Brindisi non sia ricordata come una città da dove sono passati grandi nomi, ma una progenitrice, una incubatrice di talenti e voglio sfatare il detto “nemo profeta in patria”, perché gli esempi per un futuro migliore non bisogna cercarli all’esterno.
Riuscirà questa città a ritrovare un suo orgoglio lungi da contesti sportivi?
Dunque, Look ahead, proprio come il brano, proprio come l’album che può essere uno spunto per il coraggio di guardare avanti e soprattutto di andare avanti.
E credendoci in questa nuova visione del territorio voglio dedicare questo lavoro alla nostra città e a quanti si vorranno avvicinare ai contenuti artistici e vorranno sostenermi.
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