BRINDISI – La società Snim Srl, quella che ha organizzato per anni il Salone della nautica in città (salvo poi decidere di traslocare a Bari, nella Fiera del Levante, ndr), ha deciso di citare in giudizio il Comune di Brindisi. Motivo? Il pagamento della Tosap, che continua a costituire il pomo della discordia nell’organizzazione degli eventi passati e futuri.

La società contesta al Comune l’illegittima compensazione effettuata tra il contributo che l’Ente ha assicurato alla manifestazione, pari a 40.000 euro, e la somma che la società avrebbe dovuto pagare come tassa per l’occupazione del suolo pubblico comunale, pari a 27.000 euro. Secondo la Snim Srl non è possibile operare una compensazione tra un credito certo, liquido ed esigibile (i 40.000 euro di contributo del Comune) ed un credito non dovuto, presunto, illiquido e poco esigibile (la Tosap per 27.000 euro).




Nel dicembre scorso il Settore Affari Legali del Comune ha chiesto al Settore ‘Tributi’ informazioni e documentazioni utili per la difesa dell’Ente, senza ricevere ad oggi risposta. L’Ufficio Affari Legali ha comunque ritenuto opportuno provvedere alla costituzione in giudizio.

Staremo a vedere come si risolverà questa questione, che potrà risultare paradigmatica anche per altre vicende simili che il Comune ha in piedi con altri soggetti operanti nel campo dell’organizzazione di eventi.




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  1. La società Snim srl, organizzatrice per anni del salone della nautica a Brindisi, ritiene di citare in giudizio il Comune in merito alla quantificazione e relativo pagamento della Tosap. E’ accaduto che il settore Affari Legali , nel dicembre 2016, chiede al competente settore Tributi dell’Ente informazioni e documentazione ritenuti utili nel giudizio sopra richiamato epperò, pur senza ricevere, sino ad oggi, riscontro alcuno ha deciso la costituzione in giudizio. Ebbene, non è la prima volta che viene evidenziato il mancato rapporto collaborativo fra Ufficio Legale ed altri Settori del Comune che consegue la costituzione in giudizio con scarsi documenti di difesa e, quindi, con decisioni di soccombenza dell’Ente. Il fatto suddetto è di inaudita gravità e non può essere superato dall’incuria o dalla archiviazione degli atti di causa che rappresentano fatti di mala gestione del Comune. Naturalmente, resta anzitutto alla sindaca ed ai consiglieri avviare immediatamente la verifica, ad iniziare con il coinvolgimento del Nucleo di Valutazione, per individuare i responsabili colpevoli di questo ed altri fatti ancora riconducibili a danni erariali.

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