Si terrà oggi, sabato 28 settembre, alle ore 19.30, presso la Sala Reale del Grand Hotel Internazionale di Brindisi la presentazione del libro fotografico “Siamo stati qui” di Teo Iaia.

La presentazione organizzata dal Rotary Club di Brindisi Valesio sarà moderata dalla giornalista dott.ssa Pamela Spinelli e vedrà la presenza della psicologa dott.ssa Wanda Sernia, della presidente del Rotary Club Silvana Libardo e dell’autore del libro Teo Iaia

Il libro: dopo il ritrovamento di vecchie fotografie degli anni cinquanta che vedono ritratto il padre in vari luoghi in Italia tra cui Brindisi, Tivoli, Roma, Pompei e Napoli, il fotografo ripercorre gli stessi luoghi, rifacendo le stesse foto, dove questa volta è lui a essere ritratto. Nel libro, infatti, sono presenti i dittici che raffigurano la foto del padre e la sua con una distanza temporale di sessant’anni.

“La mia non è stata un’imitazione della foto, se pur la gestualità a volte è spesso accennata, ma un ritrovamento dei luoghi sia nella mia città sia in località sia non ho mai visitato e che solo grazie a lui e a questo lavoro ho visto. Mi sono commosso quando, in luoghi non ristrutturati, ho ritrovato gli elementi presenti anche nelle sue foto come crepe o macchie a testimonianza del suo passaggio”.

Nel 2014 è iniziato il viaggio alla ricerca di luoghi alcuni già noti altri spesso non riconoscibili ma che grazie ad amici, internet e altre ricerche ho ritrovato.

Il libro è stato presentato già due volte a Brindisi a San Cesario di Lecce presso Obiettivi Associazione Fotografica è stato inserito nel calendario del Festival della Fotografia di Foggia ed è stato presentato presso lo spazio Raw di Milano. Tanti sono gli autori che hanno apprezzato il progetto e lasciato recensioni e articoli sulla stampa. Nel novembre 2015 “Siamo stati qui” è recensito sul blog Mu.Sa. di Sara Munari e in seguito su FP Mag di Sandro Iovine a cura del maestro Pio Tarantini.

Il libro fotografico è stampato in edizione limitata con una tiratura di 300 copie. Un prodotto tipografico di alta qualità per restituire al lavoro e al lungo viaggio il prestigio è l’intimità che ci vuole svelare. All’interno presente anche un racconto breve dell’artista barese Tita Tummillo de Palo con il quale la stessa mediante una storia descrive il poliedrico rapporto genitore figlio. Insomma un libro in cui la fotografia è di tipo concettuale e non urla con effetti speciali, ma offre la possibilità di una riflessione profonda sul senso delle immagini a noi fortunati lettori. (A. Cirillo)

 

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