Giro di vite a Brindisi contro chi trasgredisce le regole della raccolta differenziata, con l’imminente introduzione di un nuovo Regolamento di igiene urbana che prevede sanzioni dettagliate per singola violazione, con multe che vanno da 25 a 500 euro. Se da un lato l’Amministrazione locale si impegna nel restituire decoro a una città che ha manifestato preoccupanti segnali di deterioramento nell’ambito dell’igiene urbana, dall’altro emergono criticità che compromettono gli sforzi compiuti.
Il servizio offerto dalla nuova ditta appaltatrice, Teorema, dal suo insediamento il 1° ottobre scorso, ha mostrato segni evidenti di inefficienza, evidenziati dal crollo della percentuale di raccolta differenziata al 39%. Le problematiche sono molteplici, dall’accumulo di rifiuti per strada ai dipendenti costretti a operare con mezzi datati, dalla mancanza di stazioni di trasferenza alle difficoltà nella distribuzione dei sacchetti ai cittadini.
La Teorema, ancora senza sede operativa propria, utilizza locali comunali che hanno problemi di inagibilità ed al vaglio della Procura. A complicare ulteriormente la situazione, si aggiunge l’assenza di impianti per il trattamento delle acque e del percolato che fuoriesce dai mezzi. Non solo. I rifiuti raccolti durante il giorno vengono scaricati discutibilmente per terra nel deposito aziendale.
La città, con la Tassa sui rifiuti più alta d’Italia a carico dei cittadini, richiede urgentemente il ripristino dell’igiene urbana. In questo contesto, l’Amministrazione ha già notificato sei contestazioni formali alla Teorema in meno di quattro mesi.
La necessità di maggiori controlli diventa essenziale per garantire un servizio adeguato e rispettoso dell’ambiente.
Che cosa si aspetta a far tornare la Monteco che a mio avviso é stata la ditta più rispettosa dell’ambiente che abbiamo avuto negli anni.